Unità di Crisi : Alexei Navalny è Uno Xenofobo Nazionalista, Aung San Suu Kyi Complice di Un Genocidio

Last updated on December 23rd, 2022 at 10:01 am

_χρόνος διαβασματός : [ 4 ] minutes

 

Non sono i Social a diffondere ignoranza ed ad approfittarsi dell’ignoranza delle masse manipolandole, prima di loro e dopo di loro, l’Informazione Televisiva soggioga le Casalinghe di Voghera e tutte le Nazioni.
Authored by Ellen Barry Via New York Times

“Nelle nostra attuale epoca viviamo in Nazioni dove:

i Dottori distruggono la Salute,
i Magistrati distruggono la Giustizia,
le Universita’ distruggono la Conoscenza,
i Governi distruggono la Liberta’,
la Stampa distrugge l’ Informazione,
e le Banche distruggono l’Economia.”
___________________________________Chris Hedges

Trovo molto fastidioso che venga spinto ad occuparmi di queste cose risapute, notorie, solo perchè l’Informazione, specialmente quella Italiana, Americana, Occidentale in generale, mente alla massa.

L’Informazione è retta dai Marxisti: Mentana, Formigli, Telese, e tutti gli altri loro simili, dominano.
E per dominare hanno solo un compito: Proteggere il Capitalismo e ciò che lo rende possibile, la Democrazia, mentendo.

Da ieri questa Informazione Mercenaria di Massa sta martellando la gente con le storie di due personaggi, distanti tra loro, facendoli eroi, portatori di democrazia, paladini della libertà e dell’uguaglianza.

Ma è vero?

 

Alexei Navalny

navalny neo nazi xenophobe

Uno xenofobo nazionalista (o neo nazi) russo, o canaglia, Medvedev è corretto.

TheAtlantic:

Navalny ha partecipato all’annuale marcia russa, una parata che unisce gruppi nazionalisti russi di ogni tipo. Ha anche appoggiato una campagna guidata dai nazionalisti chiamata Stop Feeding the Caucasus (non dare da mangiare a quelli del Caucaso) che ha chiesto la fine dei sussidi federali ai governi “corrotti” e “inefficaci” della Cecenia e di altre repubbliche del Caucaso settentrionale.

“Quelli di noi che sono qui, sappiamo e crediamo che ci siano anche persone ‘normali’ nel Caucaso, non solo quei mostri che sono al potere. Sappiamo che ci sono ragazze la cui ambizione di vita non è quella di essere avvolte in burqa e avere 25 figli, ma di vivere una vita decente come gli esseri umani. Ci sono giovani che vogliono studiare e lavorare – e il loro ideale di vita non è una Porsche Cayenne e una pistola d’oro “, ha detto a Stop Feeding il raduno del Caucaso nell’ottobre 2011.

Ha anche sostenuto la Russia nella sua guerra contro la Georgia nell’agosto 2008, usando un termine dispregiativo per i georgiani in alcuni dei suoi post sul blog e chiedendo che tutti i georgiani fossero espulsi dalla Russia. Da allora si è scusato per aver usato l’epiteto razzista, ma dice di sostenere le altre posizioni che ha preso in quel momento.

In diverse occasioni ha chiesto l’espulsione di immigrati illegali e l’introduzione di un regime di visti per i paesi dell’Asia centrale.

Anche se Navalny ha rigettato l’idea che il suo Stato, se lui stesso avrà un giorno il potere, diventerà una Nazione Neo Nazista, chiaramente siamo sicuri che lo diventerà, o forse lo fate stupido volendo credere che lui ammettesse davanti alle telecamere del mondo la sua vera natura ultra xenofoba e nazionalista?

Il New York Times ha riportato che Navalny ha sposato le visioni nazionaliste russe e che in un video ha paragonato “i militanti del Caucaso dalla pelle scura agli scarafaggi”.

NAVALNY ha un bell’aspetto nordico, un caustico senso dell’umorismo e nessuna organizzazione politica.

Cinque anni fa, ha lasciato il partito liberale Yabloko, frustrato dalle lotte intestine dei liberali e dall’isolamento dall’opinione pubblica russa. I liberali, nel frattempo, nutrono profonde riserve su di lui, perché sposa le opinioni nazionaliste russe. È apparso come oratore insieme a neonazisti e skinhead, e una volta ha recitato in un video che confronta i militanti caucasici dalla pelle scura agli scarafaggi. Mentre gli scarafaggi possono essere uccisi con una pantofola, dice che nel caso degli esseri umani, “consiglio una pistola”.

Ecco l’idolo, la vittima di Putin, ecco la verità che l’Informazione e i suoi sguatteri diffondono alle masse.

 

AUNG SAN SUU KYI

navalny neo nazi xenophobe

Una lurida sgualdrina, una puttana che non merita nessun rispetto, ma merita ogni male di questo mondo, i militari avranno cura di questa sgualdrina, di questa lurida canaglia assassina.

Wikipedia:

Nel 2017, i critici hanno chiesto la revoca del premio Nobel di Aung San Suu Kyi, citando il suo silenzio sulla persecuzione dei Rohingya in Myanmar. [219] [220] Alcuni attivisti hanno criticato Aung San Suu Kyi per il suo silenzio sulle rivolte dello Stato di Rakhine del 2012 (poi ripetute durante la crisi dei rifugiati Rohingya del 2015), e la sua indifferenza per la difficile situazione dei Rohingya, la minoranza musulmana perseguitata del Myanmar. Nel 2012, ha detto ai giornalisti che non sapeva se i Rohingya potessero essere considerati cittadini birmani. [223] In un’intervista del 2013 con Mishal Husain della BBC, Aung San Suu Kyi non ha condannato la violenza contro i Rohingya e ha negato che i musulmani in Myanmar siano stati oggetto di pulizia etnica, insistendo sul fatto che le tensioni erano dovute a un “clima di paura” causato da ” una percezione mondiale che il potere musulmano globale sia “molto grande” “

I Rohingya sono stati massacrati, uccisi ad uno ad uno, donne, bambini, anziani, ragazzi, ragazze, i loro corpi buttati nel fango, e quelli che non sono morti sono stati torturati, affamati, lasciati morire, senza assistenza ai malati, alle persone fragili. Ne ho già parlato in Social Dilemma 2.

navalny neo nazi xenophobe

navalny neo nazi xenophobe

navalny neo nazi xenophobeQuesta lurida e puzzolente nana sgualdrina con il suo silenzio da eroina da strapazzo ha contribuito a trucidare migliaia e migliaia di Rohinjya Musulmani.

Hanno dato il Nobel AD UNA PUTTANA, e continuano a difendere una GENOCIDA.

BBC:

Rischiando la morte per mare oa piedi, più di mezzo milione sono fuggiti dalla persecuzione nello stato settentrionale del Rakhine dall’agosto 2017. Il governo vede i Rohingya come immigrati illegali dal Bangladesh e nega loro la cittadinanza.

Molti di coloro che sono fuggiti descrivono truppe e folle buddiste Rakhine che bruciano i loro villaggi e attaccano i civili. Ma l’esercito birmano afferma di combattere i militanti Rohingya e nega di aver mai preso di mira i civili.

La sig.ra Suu Kyi, vincitrice del Premio Nobel per la pace che ha vissuto per molti anni agli arresti domiciliari per il suo attivismo a favore della democrazia, deve affrontare le accuse di non essersi pronunciata sulla violenza contro i Rohingya.

 

Ecco l’eroina della Democrazia, la vittima della Tirannia Militare, ecco la verità che l’Informazione e i suoi sguatteri diffondono alle masse.