Confronto Globale : Ci sono Le Prove che Navalny ha ricevuto Soldi Dall’MI6 Britannica, L’Europa finanzia il Neo Nazismo
Last updated on December 29th, 2022 at 06:03 pm
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Prove sulle prove.
Authored by Anonymous Journalist Via RT.com – Authored by Jordan Hansen Via RandrLife.com
Questo mi ricorda che anche qualcun altro ha un video di un tale che commette un reato.
Le riprese di sorveglianza, registrate all’inizio degli anni 2010, sembrano mostrare uno stretto collaboratore di Alexey Navalny che cerca denaro e intelligence da una presunta spia britannica e suggerisce che il suo lavoro anti-corruzione potrebbe portare benefici alle aziende di Londra.
Il nastro, che è stato riportato per la prima volta dalla televisione RT lunedì, si dice che sia stato filmato dal Servizio di sicurezza federale (FSB) nel 2012 e presumibilmente mostra un incontro tra Vladimir Ashurkov e un dipendente dell’ambasciata britannica a Mosca. Ashurkov è il direttore esecutivo della FBK, l’organizzazione anti-corruzione di Alexey Navalny.
La persona che ha incontrato in un caffè di Mosca è stata identificata come James William Thomas Ford, allora secondo segretario per gli affari politici dell’ambasciata britannica in Russia. L’FSB sospettava che fosse un agente dell’MI6 che lavorava sotto copertura diplomatica. La discussione presenta un’ottica problematica per Navalny e il team FBK e sembra sostenere l’affermazione del governo russo secondo cui meritano di essere considerati agenti stranieri.
Parte del discorso di Ashurkov, registrato segretamente dal servizio di sicurezza, era dedicato alla raccolta di fondi.
“Se avessimo più soldi, amplieremmo il nostro team, ovviamente”, ha detto, aggiungendo che il suo obiettivo di ottenere “un po ‘di soldi” come “10, 20 milioni di dollari all’anno” farebbe un’enorme differenza. “E questa non è una grande somma di denaro per le persone che hanno miliardi in gioco. E questo è il messaggio che sto cercando di trasmettere con i miei sforzi di raccolta fondi e parlando con le persone della comunità imprenditoriale “, ha detto.
L’obiettivo dichiarato della FBK è quello di denunciare i presunti casi di corruzione in Russia. Sebbene sia essenzialmente un tipo di organizzazione giornalistica, il suo lavoro è in definitiva legato agli obiettivi di Navalny di acquisire potere politico. Ashurkov ha delineato le attività dell’organizzazione come “proteste di massa, iniziative civili, propaganda, stabilire contatti con l’élite e spiegare loro che siamo persone ragionevoli e che non demoliremo tutto e toglieremo i loro beni”.
Al momento dell’incontro, Vladimir Putin era appena tornato al Cremlino, e stava prendendo una linea più dura sull’ingerenza straniera negli affari interni della Russia. Il suo predecessore, Dmitry Medvedev, era stato più liberale e di tendenza occidentale e il ritorno di Putin è stato accolto negativamente negli Stati Uniti e in Gran Bretagna.
Oltre a spiegare le esigenze finanziarie della FBK, Ashurkov ha detto che potrebbe utilizzare le informazioni fornite dal governo britannico, in particolare dal Serious Fraud Office, per le sue denunce. L’agenzia “ha accesso a molte informazioni che non sarebbero a nostra disposizione, da fonti britanniche” su alcuni russi. Ha nominato gli uomini d’affari Roman Abramovich e Alisher Usmanov, che hanno entrambi attività nel Regno Unito, come esempi.
Anche altre agenzie governative del Regno Unito avrebbero potuto aiutare, ha suggerito l’attivista, mentre Londra, in generale, “stava già prendendo una posizione più dura nei confronti della Russia”.
Le attività della FBK avrebbero giovato anche agli affari britannici, ha detto l’attivista. “Pubblicheremo un rapporto sulla banca VTB [un’importante istituzione finanziaria in Russia] in associazione con la società di Henry Jackson [un gruppo di lobby neoconservatore con un’agenda dichiarata anti-russa] a Londra”, ha detto. Le accuse di corruzione che coinvolgono una delle più grandi banche russe “dimostrerebbero che rappresenta una minaccia per i mercati finanziari europei e la loro integrità perché è un attore significativo in Europa”.
“E rendono più difficile competere per aziende britanniche come Lloyds o RBS o altre grandi banche come Barclays”.
Il diplomatico britannico non si è impegnato ad aiutare FBK durante la conversazione, citando la legislazione russa sugli agenti stranieri che doveva entrare in vigore nel novembre 2012. Ma ha suggerito di rivolgersi a Transparency International per le sovvenzioni. Ashurkov ha detto che dubitava che lavorare con Transparency “sarebbe stato efficace”.
Ashurkov risiede attualmente nel Regno Unito, dopo aver lasciato la Russia nel 2014. Nel suo paese d’origine, è ricercato con l’accusa di aver commesso una frode per finanziare la campagna di Navalny del 2013 per l’ufficio del sindaco di Mosca.
Chi paga oggi i giornalisti in Europa?
Le Banche.
Navalny l’eroe dei talk show televisivi del salotto buono di Mentana, Purgatori, Formigli, Gruber, è in realtà, da sempre, un attivista neonazi, finanziato dall’MI6 Brittannica, Il servizio segreto a Servizio di sua Maestà, la Banca dei Lloyd.
L’informazione alle masse oggi fornita dlal’intero establishment mondiale che va sotto questi famosi brand: CNN, NY TIMES, GUARDIAN, REPUBBLICA, CORSERA, FOX, CBS, MEDIASET, MEDIA GOVERNATIVI,etc,etc è finanziata dalle Banche, e dai Governi attraverso le Banche.
L’Operazione di Depistaggio Publico Mondiale perpetrata da questi cialtroni ha glorificato ed esaltato oltre ogni aspettativa un piccolo leader neonazi pagato dalla democratica e civile Londra per destabilizzare il Cremlino.
L’Informazione Occidentale ha agito come PROPAGANDA NEMICA CONTRO UNO STATO SOVRANO NELL’ESERCIZIO DELLE SUE FUNZIONI INTERNE.
Navalny un conosciuto neonazista diventa il Martire della democrazia per l’intero Occidente.
La Russia davanti a questa ecatombe orwelliana delle società Occidentali controllate dalle banche sta decidendo il meglio per i propri cittadini.
Come isolarsi dal resto dell’Internet Mondiale.
Il nuovo muro di Berlino, la nuova cortina di ferro del metaverso è pronta. E questa volta la libertà sta dalla parte opposta. Al destino non è mai mancata l’ironia.
Il Cremlino è legalmente e tecnicamente pronto a separare il Paese dall’Internet globale. A livello legislativo, è già stata presa una decisione. È stato accelerato dalle recenti proteste sociali e dal film di Alexei Navalny sul palazzo di Putin.
La disponibilità a interrompere la rete è stata annunciata lunedì 1 febbraio dai media russi da Dmitry Medvedev, ex presidente e attuale vice capo del Consiglio di sicurezza russo. Sebbene, secondo Medvedev, la separazione sarà “non facile” e “davvero, non mi piacerà”, tecnologicamente, tutto è pronto per essere spento. E “a livello legislativo, tutte le decisioni sono state prese”.
Pensate. I russi avranno finalmente un’informazione libera dalle menzogne dei media occidentali, i loro cittadini saranno scevri dalle minchiate raccontate ad esempio in tutte le televisioni italiane, saranno liberi.
Mentre qui in Occidente continueremo a rimanere schiavi, dei mentitori pubblici al servizio delle Banche.
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