Regno Saudita : I Veri Retroscena Tecnici Dietro l’Hacking dell’iPhone di Jeff Bezos

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Last updated on December 27th, 2022 at 05:03 pm

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La gente guarda a questi falsi idoli come Divinità in Terra della Tecnologia…quando sono solo principianti e dilettanti.

Authored by McLeane Via Medusa8.com and Wikipedia

Molti sanno che il telefono di Bezos fu hackerato qualche tempo fa, i più informati sanno che fu proprio MBS, Mohammed bin Salman, il principe guida ed ereditario saudita, l’individuo-attore principale dietro questa operazione, e pochi sanno che i dati esfiltrati dal telefono di Bezos sono passati da server che appartengono alla sua stessa compagnia, Amazon, poichè usati dalle compagnie di penetrazione hacking come Darkmatter.ae, Digital 14, e NSO Group, anche se quest’ultima compagnia, che è israeliana, usa molto poco Amazon, almeno ad oggi.

Come sappiamo quello che sappiamo? Non siamo dilettanti e/o principianti. Abbiamo le prove, e i nostri referenti sono già al lavoro su questo punto.

Per capire perchè bin Salman ha voluto hackerare il dispositivo personale di Bezos dovreste conoscere la storia di Jamal Khashoggi. Ne abbiamo già parlato qui.

Ma oggi voglio solo analizzare l’aspetto meramente tecnico di questa disgustosa vicenda.

Da anni noi attivisti informatici sosteniamo che WhatsApp non è una piattaforma di messaggistica sicura, o su cui fare affidamento in maniera assoluta, ma a Jeff Bezos…l’uomo più ricco del mondo che ha fatto, e fa, una fortuna con la tecnologia su Internet, questo non importa, o importava.

E sono pure anni, e chi mi conosce lo sa benissimo, che sempre noi attivisti informatici sosteniamo che usare iPhone per le comunicazioni è qualcosa di totalmente lame, cioè da pivelli, o se volete da fighetti universitari figli di papà, o da medio-alto borghesi adoratori delle mode conformiste e del glamour. Pivelli tutto spacchio e niente arrosto.

Un’ultima considerazione va all’Establishment Politico ed Industriale Occidentale: bin Salman ha hackerato il telefono di un suo eventuale partner, di uno dei suoi ranghi, volendo, qualcuno con cui era entrato in confidenza (tanto da conoscere pure l’amante, allora segreta, di Bezos, e pure discuterne con lui, proprio come se fossero amici intimi, molto intimi). Questa descrizione vi ricorda forse qualcun altro? Un certo Matteo Renzi forse?

MBS non solo ha ordinato il barbaro omicidio di Jamal Khashoggi, ma era pure in collegamento audio/video nella hall del Consolato dove è accaduto, so che non ci sarà mai una prova di questo, forse, ma se guardate The Dissident non avrete dubbi su questa tagliente rivelazione.

MBS ha hackerato l’iPhone di Jeff Bezos perchè Bezos è l’Editore del Washington Post, ossia era il capo di Jamal Khashoggi, cioè ha colpito con un colpo basso un Giornale di chiara fama e portata mondiale perchè questo si dimostrava alquanto critico nei confronti del suo operato.

Chi vorrebbe fare affari, o avere a che fare, con un tizio del genere?

Tuttavia ci è sembrato poco opportuno, ed elegante, che ad oggi i server di Amazon siano ancora usati dalle compagnie di hacking del Regno Saudita, prima fra tutte la Darkmatter.ae, un vero cancro della rete.

Sede ad Ab Dhabi, UAE, ma Mente Saudita.

Utilizzare le proprie abilità al computer per uccidere la gente o spiarne i segreti è veramente un’assoluta e miserabile pietà.

Wikipedia:

A partire da settembre 2017, il Washington Post, di proprietà di Bezos, ha pubblicato una serie di colonne di Jamal Khashoggi critiche nei confronti dell’Arabia Saudita o di bin Salman. [5] Nell’aprile 2018, Bezos ha partecipato a una piccola cena con bin Salman e si è scambiato i numeri di WhatsApp. [5] Bezos e bin Salman hanno continuato a scambiarsi messaggi amichevoli. [6] Khashoggi è stato assassinato nell’ottobre 2018; I rapporti del Washington Post sono diventati sempre più critici nei confronti del ruolo del regime saudita e di bin Salman nell’omicidio. [5]

Secondo un’analisi delle Nazioni Unite sulle prove della sorveglianza sul telefono di Bezos, il 1 ° maggio 2018 si sono verificati i seguenti eventi: [5]

Un messaggio dall’account del principe ereditario viene inviato al signor Bezos tramite WhatsApp. Il messaggio è un file video crittografato. Successivamente viene stabilito, con ragionevole certezza, che il downloader del video infetta il telefono del signor Bezos con codice dannoso.

Nell’aprile 2019, Bezos è stato intervistato da investigatori federali mentre l’FBI stava indagando se la società tecnologica israeliana NSO Group avesse condotto attacchi a persone e aziende negli Stati Uniti. [12]

Nel novembre 2019, FTI Consulting ha terminato di compilare il rapporto per l’analisi forense del telefono di Bezos. [2]

Il Guardian ha svelato il 21 gennaio 2020 i risultati dell’analisi del telefono di Bezos, riferendo che l’analisi indicava che era molto probabile che il telefono di Bezos fosse stato infiltrato da un file video dannoso inviato dall’account WhatsApp di bin Salman. [3] [ 13] La conclusione di FTI Consulting è stata fatta con “confidenza medio-alta”, afferma il rapporto. [1] Il rapporto forense completo è stato pubblicato da Motherboard il 23 gennaio 2020. [14]

Il rapporto affermava che solo “poche ore” dopo che Bezos ricevette il file da bin Salman, il suo telefono iniziò a trasmettere quantità di dati notevolmente più elevate, e ciò continuò per mesi. [14] Il video nel file non è stato infettato, ma il downloader del file non può essere analizzato dall’investigatore

Il rapporto indica due prove circostanziali: in primo luogo, un messaggio del novembre 2018 da bin Salman a Bezos include un’immagine che assomiglia alla donna con cui Bezos aveva una relazione, nonostante la relazione non fosse di dominio pubblico in quel momento; in secondo luogo, un testo del febbraio 2019 di bin Salman a Bezos esorta Bezos a non credere a tutto, dopo che Bezos è stato informato al telefono riguardo a una campagna Internet contro di lui condotta dai sauditi. [4] [14] Il rapporto afferma che gli investigatori credono che il consigliere di bin Salman, Saud al-Qahtani, abbia ottenuto il software di hacking.

[…]altri telefoni hackerati da maggio 2018 a giugno 2018, appartenenti a due associati Khashoggi (Yahya Assiri e Omar Abdulaziz), un funzionario di Amnesty International e il dissidente saudita Ghanem al-Dosari. [5] [16] [17] Di conseguenza, Callamard e Kaye hanno chiesto “indagini immediate” da parte delle autorità competenti sui presunti attacchi telefonici, “comprese le indagini sul coinvolgimento continuo, pluriennale, diretto e personale del principe ereditario negli sforzi per prendere di mira i presunti oppositori”. [ 15] [18] Inoltre, Callamard e Kaye accusarono i sauditi di aver orchestrato una “massiccia campagna clandestina online contro” Bezos e Amazon, a partire da dopo che Khashoggi fu ucciso. [15]

Il Washington Post nel gennaio 2020 ha citato ricercatori di sicurezza che affermavano che “Bezos probabilmente è caduto vittima del tallone d’Achille dell’iPhone: le sue difese sono così difficili da penetrare che una volta che gli aggressori sofisticati sono dentro, possono passare in gran parte inosservati”. Uno dei motivi di questa debolezza dell’iPhone è che Apple, la società che produce iPhone, “utilizza un approccio segreto per trovare e correggere la sicurezza”, hanno affermato i ricercatori. [22]

I relatori speciali delle Nazioni Unite Agnès Callamard e David Kaye hanno dichiarato nel gennaio 2020 che il presunto hacking suggerisce che ci fosse “uno sforzo per influenzare, se non il silenzio, i rapporti del Washington Post sull’Arabia Saudita”, con bin Salman forse parte dell’operazione. [ 15] Dichiararono che il presunto hacking era rilevante per la questione se bin Salman fosse coinvolto nell’omicidio di Jamal Khashoggi, che lavorava per il Washington Post. [23]

Motherboard nel gennaio 2020 ha citato l’esperta forense mobile Sarah Edwards secondo cui i risultati di FTI, come riportato a gennaio 2020, sono completi solo per il 50% circa. Edwards ha sottolineato una mancanza di analisi dei file core, “dove si trova quel malware sponsorizzato dallo Stato Saudita”. Nel frattempo, Vladimir Katalov, il leader di una società di analisi forense iOS, ha dichiarato a Motherboard che sembra che gli “esperti non fossero abbastanza qualificati” per condurre questo tipo di analisi.

L’osservazione di Katalov riassume il nostro titolo.

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