Seconda Guerra : L’Affondamento della Wilhem Gustloff, La Più Grande Tragedia in Mare Mai Avvenuta Nella Storia Umana

Last updated on December 22nd, 2022 at 06:10 pm

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Prima che dovessi dimenticarlo devo parlarvi del più grande affondamento di una nave con il più grave bilancio di vittime mai registrato nella Storia umana, no, non il Titanic, perchè queste sono cose che si possono dimenticare.

Authored by Baron De La Vandal Via Medusa8.com

O conviene far dimenticare. Cancellando la memoria dei vinti.

willhelm gustloff titanic

La Wilhelm Gustloff era una nave da trasporto militare tedesca, fu affondata il 30 Gennaio 1945 dal Sottomarino Sovietico S-13 nel Mar Baltico, mentre provvedeva all’evacuazione di migliaia di civili tedeschi, funzionari del partito, famiglie e personale militare da Gdynia (Gotenhafen) in fuga dall’avanzata dell’Armata Rossa.
Secondo una prima stima, 9.400 persone morirono, ma la cifra e’ molto piu’ alta poiche’ non comprende le persone non registrate a bordo, e quindi approssimativamente la cifra finale si aggira su piu’ di 10000 unita’, e cio’ rende il tutto come la più grande tragedia in mare con perdite di vite umane dovuta all’affondamento di una sola nave nell’intera storia del genere umano e delle sue guerre intestine.

willhelm gustloff titanic
Scherl Bilderdienst:
II. Weltkrieg 1939 – 1945, Überfall auf Polen am 1. September 1939.
Das KdF – Schiff “Wilhelm Gustloff” wird als Lazarettschiff eingesetzt, hier im Danziger Hafen im Herbst 1939.
12065 – 39

 

Costruita come una nave da crociera dalla Kraft durch Freude (Forza Attraverso la Gioia) nel 1937, era stata requisita dalla Kriegsmarine (marina tedesca) nel 1939. Lavorò come una nave ospedale tra il 1939 e il 1940, ma fu poi assegnata come una caserma galleggiante per il personale navale a Gdynia prima di essere messa in servizio nuovamente per il trasporto di persone, per l’evacuazione-fuga nel 1945.

 

Operazione Annibale : Evacuazione

L’Operazione Annibale e’ stata l’evacuazione navale di truppe e civili tedeschi dalla Curlandia, Prussia orientale, e Danzica-Prussia occidentale, all’ avanzare minaccioso dei selvaggi comunisti stupratori dell’Armata Rossa. L’ultimo viaggio della Wilhelm Gustloff fu fatto al fine di evacuare profughi tedeschi e il personale militare, nonchè i tecnici che lavoravano nelle basi avanzate nel Baltico di Gdynia, allora noto ai tedeschi come Gotenhafen, a Kiel.

Heinz Schein, un archivista tedesco e superstite della Gustloff ha effettuato una ricerca approfondita sull’affondamento tra gli anni 1980 e 1990, ha concluso che la Wilhelm Gustloff portava a bordo un equipaggio di 173 ausiliari, 918 tra ufficiali e sottufficiali, 373 donne del personale, 162 soldati feriti e 8.956 civili di cui circa 5.000 bambini, per un totale di 10.582 passeggeri civili più altri 1300 di equipaggio militare. Tra i passeggeri , oltre i civili inclusi , c’era personale della Gestapo, membri dell’organizzazione Todt e funzionari del partito con le rispettive famiglie.

La nave lascio’ Gotenhafen il 30 gennaio 1945, accompagnata dalla nave passeggeri Hansa, anch’essa piena di civili e militari, e due torpediniere. L’Hansa e una torpediniera svilupparono problemi meccanici e non poterono continuare il viaggio, lasciando la Wilhelm Gustloff con una sola torpediniera di scorta. La nave aveva quattro capitani (il capitano della Gustloff, due capitani della marina mercantile e un capitano di complemento di U-Boat ) a bordo, e questi non riuscirono a concordare la migliore linea di azione per proteggersi contro gli attacchi dei sottomarini. Contro il parere del comandante militare, il tenente comandante Wilhelm Zahn (un Submariner che sostenne un corso in acque poco profonde vicino alla costa per navigare al buio), il capitano-Friedrich Petersen decise di dirigersi verso le acque profonde prive di barriere a mine galleggianti. Quando fu informato da un messaggio radio misterioso dell’imminente passaggio di un convoglio dragamine tedesco, decise di attivare le luci di navigazione rosse e verdi della sua nave, in modo da evitare una collisione al buio, ciò rese la Wilhelm Gustloff facile da individuare nella notte.

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La Wilhelm Gustloff era stata dotata di cannoni anti-aerei, e i tedeschi, in obbedienza alle regole di guerra, non la contrassegnarono come nave ospedale, nessuna notifica del suo funzionamento in qualità  di nave ospedale era stato dato infatti e quindi non aveva alcuna protezione come nave ospedale sotto gli accordi internazionali.

 

Il Siluramento

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La nave e la sua scorta furono presto avvistati dal sottomarino sovietico S-13, sotto il comando del capitano Alexander Marinesko. Il sensore sottomarino a bordo della torpediniera scorta si era congelato, rendendolo inutilizzabile. Marinesko seguì le navi per due ore prima di lanciare tre siluri a babordo della Wilhelm Gustloff circa 30 km (16 NMI; 19 mi) in mare aperto tra Groyendorf e Leba poco dopo le 21:00 (CET), colpendola con tutti e tre i siluri, anche se in realta’ ne furono lanciati quattro per come si stabilì in seguito, uno fallì.

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Il primo siluro causo’ la chiusura delle porte stagne sigillando l’arco che conteneva parte degli equipaggi i cui membri fuori servizio stavano dormendo. Il secondo siluro colpì gli alloggi delle donne ausiliarie (che si trovava nella piscina vuota della nave); solo tre delle 373 donne si salvarono. Il terzo siluro fu un colpo diretto nel vano motore, tagliando tutto il potere e le comunicazioni. Secondo quanto riferito, solo una scialuppa di salvataggio fu in grado di essere calata in mare. La temperatura dell’acqua nel Mar Baltico in quel periodo dell’anno è di solito intorno a 4C° ; tuttavia, quella fu una notte particolarmente fredda, con una temperatura dell’aria di -18 a -10 C°  e vari banchi di ghiaccio coprivano la superficie del mare. Molti decessi furono causati direttamente dai siluri o per annegamento in acqua. Altri furono schiacciati nel panico iniziale sulle scale e sui ponti, in molti si gettarono dalla nave direttamente nel gelido Baltico.

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Meno di 40 minuti dopo essere stata colpita, la Wilhelm Gustloff si distese su un fianco, affondò minuti dopo adagiandosi a 44m di fondale.

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Le forze tedesche furono in grado di salvare solo 1.252 dei sopravvissuti.

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Tutti i quattro capitani della Wilhelm Gustloff sopravvissero al suo affondamento, ma un’inchiesta ufficiale navale fu avviata solo contro Wilhelm Zahn. Il suo grado di responsabilità  non fu mai risolto del tutto , però, a causa del crollo della Germania e del suo Reich nel 1945.

I dati dalla ricerca di Heinz Schein rendono il totale dei morti nel naufragio di 9.343 , di cui i circa 5.000 bambini a bordo.

Anni fa tuttavia fu utilizzato un software chiamato EXODUS per simulare le vere perdite che sub’ la Gustloff. Il software stimò che tra le esplosioni e l’affondamento morirono non meno di 10.400 persone. Questa analisi del computer considerò la densità dei passeggeri sulla base delle testimonianze e una simulazione delle vie di fuga possibili ed impossibili in quei drammatici minuti.

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