Israele : La Variante Delta Colpisce Il Paese Con il Più Alto Tasso di Vaccinati con Seconda Dose

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Last updated on December 25th, 2022 at 08:55 am

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Prima di incominciare solo a pensare di scrivere ho controllato che il Corriere della Sera e Repubblica non hanno dato la notizia, ecco perchè la diamo noi ora.

Authored by MAAYAN JAFFE-HOFFMAN Via Jerusalem Post

JerusalemPost:

Dopo un anno di COVID-19, è facile premere il pulsante del panico quando si tratta di mini-focolai. Ma tali brevi picchi sono “completamente previsti” e non è ancora il momento di alzare una bandiera rossa, hanno detto gli esperti di salute al Jerusalem Post.

Giovedì scorso è stato chiesto al pubblico di uno spettacolo a Beit She’an di entrare in quarantena dopo aver scoperto che un partecipante era positivo al coronavirus, sollevando preoccupazioni.

Inoltre, si sono verificati focolai, alcuni di grandi dimensioni, in diverse scuole.

“Finché viaggiamo dentro e fuori Israele, avremo epidemie tra le persone, vaccinate e non vaccinate, e principalmente tra gli studenti”, Prof. Eyal Leshem, direttore del Centro per la medicina di viaggio e le malattie tropicali presso lo Sheba Medical Center a Tel Hashomer, ha detto al Post.

Il titolo dovrebbe essere che “questo non è sorprendente”, ha sottolineato il prof. Eran Segal, un biologo computazionale del Weizmann Institute of Science di Rehovot.

In quanto tali, questi ultimi focolai “ci dicono che questo è come sarà il futuro”, ha detto Leshem. “Le persone che non sono vaccinate possono essere infettate e le persone che sono completamente vaccinate potrebbero essere infettate ma saranno protette da malattie gravi”.

Con oltre il 90% degli israeliani di età superiore ai 50 anni inoculati, “questi focolai non rappresentano un rischio per la salute pubblica”, ha affermato.

Segal ha dichiarato: “Quindi, penso che dovremmo seguire gli sviluppi, ma per il resto, andiamo come al solito”.

Tuttavia, va notato che tra le persone infette durante i recenti focolai, ben un terzo è stato vaccinato, secondo Cyrille Cohen, capo del laboratorio di immunoterapia presso l’Università di Bar-Ilan.

Pertanto, il paese dovrebbe prendere in considerazione l’adozione di ulteriori misure per proteggere Israele da una nuova ondata di coronavirus, ha affermato.

Le scuole sono sicuramente il luogo primario per il lavoro del virus.

Staremo a vedere se Israele, la terra sacra, resisterà ad una terza ondata.

Ma in entrambi i casi c’e’ pronto sempre il Piano B : Incubo Influenza di Morte.

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