Belize, Caso Ashcroft : Chi è Veramente Jasmine Hartin, Una Ricostruzione Dettagliata di Fatti e Personaggi
Last updated on January 1st, 2023 at 10:13 am
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Se dovessi chiamare questa storia con il nome di un animale la chiamerei: la danza nel fango del pavone.
-Authored by Jasmine Hartin Via Instagram
-Authored by Andrew Ashcroft Via Official Statement
-Authored by McLeane Via Undisclosed Belizean Primary Source
Le Origini di Jasmine
Jasmine Hartin, bellissima canadese, origini da commoner, natura da commoner aperta al sociale, aperta a tutti fin dalla giovane età.
Jaz non si interessa alle attività familiari, hanno una piccola azienda per la manutenzione delle vasche ad uso industriale, ma piuttosto ai party, alle feste, alla mondanità fin da giovane.

Jasmine decide di seguire il fratello ai Caraibi nel 2013 dove lavorano come agenti immobiliari. Due anni dopo lei si muove in Belize, dove incomincia ad introdursi ai locali delle isole. Il personaggio con cui lei lega di più è William Reyes,
il proprietario di un decente disco-pub di San Pedro.
L’Entrata della Hartin nell’Alta Società
Dopo poco tempo, tra un party ed un altro sulla spiaggia, Jaz incontra Andrew Ashcroft. Decide che è la sua occasione di sistemarsi. I due si sposano, o tecnicamente lo sono, anche se fuori dal Belize, la loro unione non ha nessun valore legale, malgrado abbiano avuto insieme due gemelli nel 2016.
Pare che, in seguito, Andrew sia diventato nervoso, irascibile, tanto da arrivare a picchiarla.
E’ più opportuno credere che la Hartin avesse deciso comunque di continuare a stare ai party e a frequentare il ceto medio-basso dell’isola, da qui il nervosismo del compagno.
Nasce una sorta di tira e molla tra i due. Lei parte con i figli e va in Canada, e ci rimane due mesi e mezzo, ma poi decide di tornare per dare, lei racconta, un’altra occasione al marito.
Almeno dal 2018 il rapporto sentimentale tra i due si interrompe, per ammissione della stessa Hartin, l’amore finisce definitivamente. La Hartin tuttavia rimane in Belize, e rimane comunque legata ad Ashcroft. I due siglano come un patto di silenzio assenso: rimanere uniti in pubblico per salvare le apparenze con il mondo, ma anche per la serenità dei figli. E’ privatamente che entrambi tengono vite separate. Lei, la Hartin, esce regolarmente per andare ai party, e nei locali di basso livello dell’isola, rimanendo fuori anche fino alle 6 del mattino…per rilassarsi.
21 Giorni prima dell’omicidio, osservate Jasmine impersonare la parte accanto al partner:
Ballare sui tavoli ed altre stranezze nella Topaia Balera di San Pedro
In particolare la Hartin frequenta il locale Crazy House and Kitchen di Gene Lopez, individuo che gestisce anche un corpo di guardie di sicurezza, ed è proprio una di queste guardie che si ritroverà ad essere uno dei primi primi testimoni sulla scena del delitto, seguito proprio da Lopez, avvertito dai suoi uomini.
Il locale come potete vedere dalle immagini è una topaia decadente e misera frequentata dai locali che fanno la fila per entrare in questo posto. Si entra pagando un biglietto, e devi attendere il tuo turno.
Qui anche Jasmine fa la fila come gli altri, per attendere di entrare e scatenarsi, richiamata anche diverse volte per aver ballato sui tavoli, ma pare, non per altre cose. La topaia funziona anche come privè, ci sono stanze ad uso esclusivo dei clienti, stanze dove possono ascoltare musica e non essere disturbati, stanze, ci tiene a precisare Lopez, insonorizzate…
Ed è sempre qui che tutti ricordano il miglior pezzo cantato al karaoke da Jasmine: It wasn’t me by Shaggy,
un brano che parla di un’assoluta infedeltà di un individuo nel tradire la compagna, o in altre parole di un bugiardo cronico.
La Hartin è stata regolare frequentatrice del posto, per quasi tre anni, cioè da quando, come abbiamo scritto, con il “marito” l’amore è naufragato a Maggio 2021.
Voluttuosa,disinibita,procace,aperta,annoiata dal mondo aristrocratico e palloso dei ricchi nababbi, secondo voi non ha fatto sesso con nessuno dal 2018 al 2021?
Un’ultima curiosità sul locale: non ha più pubblicato nulla da due giorni prima dell’omicidio di Jemmott.
La Hartin frequentava anche altri locali, esibendosi in cavalcate sui tetti quando possibile.
Questo incornicia definitivamente la Hartin in una ragazza da party selvaggi, una disibita nel vestire, nel comportarsi fuori dalla cerchia lavorativa aziendale del marito come una donna disposta a tutto, magari sesso a tre o quattro e chissà se incluse cam per rivivere i bei momenti di baldoria e lussuria.
Let’s Go back to this day…Best Friend, or best idiot.

Rimarchevole notare che nel suo profilo Instagram, per quello che sappiamo, per le informazioni raccolte da ogni sorgente planetaria disponibile, che lei , la Hartin, non appaia mai in foto al Crazy House and Kitchen, o in foto in compagnia dei suoi amici locali, Jemmott, Lopez, e tanti altri.
Quelle non dovevano essere cose che il pubblico doveva conoscere.
La Hartin , per la sua vita glamour, era pur sempre la compagna del figlio di un Lord, il Protettore, o Finanziatore Straniero, del Belize, dei Torys e di Boris Johnson: Lord Michael Ashcroft.
Fotografie di lei in danza dimenando il culo sui tavoli, o peggio, avrebbero generato scompiglio, e lei voleva comunque rimanere accanto agli Ashcroft, a tutti i loro soldi, accanto al lusso, alla vita mondana. Lei non voleva rinunciare a nulla.
La Hartin viveva tra due mondi, e per farlo ha usato la migliore delle armi che una donna possiede: la menzogna, arma che ancora sta usando perchè in questo momento non è più nè del mondo superiore, nè di quello inferiore. Adesso Jasmine sta raccogliendo il vento che ha seminato per brezza marina. Con la sua sceneggiata della madre ferita ed esclusa ha commosso nove povere e brave donne che hanno pagato per lei la cauzione. Magari ora queste sono pentite di averlo fatto. Donne…
Henry Jemmott

Un super poliziotto per come lo descrivono. Un mese prima di morire ha comprato un terreno per espandere la sua proprietà aprendo un mutuo. Jemmott aveva anche una moglie e cinque bambini da sfamare.
Era stato protagonista della controffensiva della polizia contro le bande di banditi che dal Guatemala attraversano il confine per razziare nelle proprietà beliziane.
Sicuramente William Reyes ha introdotto Jemmott agli Ashcroft.
Pare che i quattro, Jasmine, Andrew, William and Henry uscissero in escursione in jeep insieme.
Un rapporto stretto che consente a Jemmott di chiedere una stanza, per lui ed un suo amico, poi rivelatosi il prosciolto killer Manuel Pacheco, un mercante di antiquariato, al lussuoso resort Alaia, o grand Colony, dato che le due strutture sono quasi intrecciate, ma comunque proprio dove risiedeva Jasmine insieme al compagno Andrew Ashcroft e ai suoi due piccoli gemelli, Charlie ed Ellie.
Jemmott nei giorni precedenti al suo omicidio era stato messo a riposo per alcuni giorni perchè trovato ubriaco. E’ anche cosa nota che assumesse cocaina.
Il Giorno e la Notte dell’Omicidio
La mattina del 28 Maggio 2021 Jemmott ha parlato con un suo collega e gli ha detto che in serata aveva un appuntamento e alla domanda su chi fosse la “fortunata” lui ha risposto testualmente: “Il suo nome lo porterò con me nella tomba“, e così è stato.
Ore 10:30 PM, Jasmine ed Andrew ritornano da un party, sicuramente qualcosa di tranquillo e celebrativo, una festa su un tetto, lei racconta. Jemmott è nel complesso ad aspettarla. I due si incontrano e da questo momento il racconto dell’unica testimone, che è anche la certa assassina, diventa complicatissimo.
Lei dice che i due sono andati sul molo a rilassarsi. Ma lo sparo che ha ucciso Jemmott è avvenuto intorno alla Mezzanotte e 45 minuti circa, quindi in ben due ore cosa hanno fatto i due?
C’e’ un’altra versione. La Hartin , in merito a questo punto non è chiara, ma pare abbia affermato che prima di andare al molo, i due sono andati a bere un drink nella stanza di Jemmott.
Una donna sposata col proprietario del resort che ad una tarda ora entra in casa di un ospite. Ma ammettendo e concedendo che si trattasse solo di vera e spassionata amicizia, l’amico di Jemmott, Manuel Pacheco si trovava nella stessa abitazione, o in una accanto? Questo misterioso personaggio non entra in scena se non di striscio. Pacheco uccise a sangue freddo un vicino per una disputa su un terreno pare, e fu prosciolto perchè gli venne riconosciuta la legittima difesa. Io credo invece perchè fu aiutato dalle sue conoscenze nella polizia, tra cui Jemmott.
Jemmott era un cocainoman? La Hartin pure? Comunque i due sicuramente sono andati nella stanza per poter sniffare liberamente al riparo da occhi indiscreti, come se qualcuno che li avesse visti entrare insieme in quella camera non pensasse ad una bella cavalcata della Padrona con il suo toro da stalla invece che alla cocaina.
Comunque, sicuramente dopo la mezzanotte i due decidono di recarsi al molo che è di fronte al residence, e qui subentra un altro particolare di non poco conto.
Jemmott porta con sè la pistola di ordinanza. Perchè?
Il complesso è sorvegliato all’interno e all’esterno da guardie armate, è una zona tranquilla, ma Jemmott decide comunque di portarsi dietro la glock 17 carica.
Jasmine su questo punto da una sua versione dei fatti.
Racconta che una settimana prima era andata ad un party, ed un ragazzo dopo averla baciata l’ha scaraventata su un letto, slacciandole i pantaloni, ma lei dopo è riuscita a fuggire.
Mi viene strano credere che mentre sei ad un party qualcuno come in un niente ti prende e ti sbatte in un letto. Comunque, continua la Hartin, riesce a fuggire in strada e a chiamare Jemmott, che arriverà dopo un’ora a prenderla. Quindi al party c’era andata sola? Senza auto? Senza altri amici? Lopez racconta che la Hartin non era mai sola quando veniva al Crazy House and Kitchen, ma sempre circondata da altre ragazze e in genere poliziotti fuori servizio, sottolineate la parola “poliziotti”. Ma questo era il motivo per cui Jemmott portava la pistola, secondo Jasmine, perchè da quando seppe del tentato stupro la convinse a prendersi una pistola ed imparare ad usarla, offrendosi come ISTRUTTORE. Tuttavia oggi sappiamo che la Hartin era una “cecchina” provetta, da olimpiadi, e da tempo.
Da olimpiadi, come anche il fisico di Jasmine desnudo e altamente provocante per un qualsiasi uomo che si dica uomo.

Adesso viene l’altra parte del racconto di Jasmine che è ancora più complicata della prima.
Lei dice che i due si sono seduti, logicamente come puoi sederti su un molo? O lateralmente o proprio sulla sua fronte al mare.
Una volta seduti, sempre stando al racconto della Hartin, Jemmott le dà la pistola per farla esercitare, a caricarla e scaricarla, fatto quest’esercizio, lei racconta, che Jemmott le chiede un massaggio sulla spalla dolorante, e Jasmine incomincia a massaggiarlo. Ma poco dopo, sempre stando alle parole della Hartin, Jemmott chiede indietro la pistola che era rimasta a giacere sul pavimento del molo a portata di mano della Hartin. Quindi lei prende la pistola e andando per porgere questa a lui da dietro il capo lei cerca di rimettere il caricatore che a quel punto non entrava o non si estraeva, era come inceppato lei racconta, e un colpo è partito così accidentalmente e ha colpito Jemmott da dietro sul capo sul lato dell’orecchio destro.
La Hartin continua dicendo che Jemmott a quel punto le è crollato addosso, e scrollandoselo da dosso lui è finito in mare.
Purtroppo questa foto è esplicita nel dimostrare l’intera falsità del racconto allucinato di una povera pazza assassina:
Lui non era seduto, ma era in piedi dando le spalle al mare, esattamente dove vedete la chiazza grande di sangue al centro, mentre il sangue che scende, o si dirige, curvando verso il mare è sangue da trascinamento.
Un uomo finito con un colpo al capo sarà caduto in ginocchio e/o caduto lateralmente a sè stesso o in avanti, quindi come è caduto all’indietro verso la Hartin se era seduto sul molo? La Hartin lo ha colpito alle spalle, poi ha deciso, o aveva premeditato, di scaraventarlo in mare, e così è stato.
Se analizzassimo il sangue sugli indumenti della Hartin questo sarebbe da schizzo e non interamente da contatto. Dubito che i forensi beliziani daranno un rapporto su questi particolari.
Tuttavia lo sparo ha attirato una guardia di sicurezza, questa ha avvisato Lopez.
La Hartin dice che è stata lei a chiamare la polizia, ma la polizia al momento non ha chiarito questo punto.
La Hartin è rimasta sul molo andando avanti ed indietro in preda al delirio.
La polizia troverà nella sua borsetta della cocaina.
Portata in commissariato la Hartin rifiuterà di raccontare cosa è avvenuto se non in presenza di un avvocato.
Se fosse stato un incidente chiunque dal primo secondo fino all’ultimo lo avrebbe subito raccontato ma non la Hartin, che alla fine , dopo la minaccia di essere accusata di possesso di cocaina, crolla e racconta questa sua versione della fatalità.
La polizia non andrà mai fino in fondo a questa storia perchè ciò che si scoprirebbe potrebbe infangare la memoria del buon poliziotto padre di famiglia e che ha anche una sorella nella polizia. Ma questo non significa che la verità non possa comunque venire a galla.

Inoltre un così detto accanimento sulla ex compagna di Ashcroft potrebbe venir interpretato come ostilità nei confronti degli Ashcroft che hanno speso e spendono molti soldi per far lavorare migliaia di Beliziani, non solo nei residence, Ashcroft possiede giornali, televisioni, e altre attività in Belize.
Non sono stata Io, o quasi
La Hartin è brava a mentire, proprio come il personaggio della sua canzone preferita.

In foto sopra il resoconto firmato dell’ex compagno Andrew Ashcroft che sbriciola il racconto video della Hartin che poi con il secondo arresto ha interpretato la povera madre martire perseguitata dall’ex marito, e dalla famiglia di lui. Che puttana.
Non solo.
Andrew racconta di come dopo le incursioni e prima del secondo arresto, che tutto il mondo ha visto in video, la Hartin sia ritornata al complesso residenziale senza filmare ma in auto con quattro robusti individui e che abbia gridato: “Charlie , Ellie, sto venendo a prendervi”.
I cinque sono stati facilmente respinti dalla security del complesso. Questo dettaglio svela però di come la Hartin possa contare sull’aiuto di qualcuno nell’isola che non teme gli Ashcroft, e che sicuramente, essendo lei adesso ufficialmente una assassina di poliziotti, questo qualcuno proviene dagli ambienti non proprio “istituzionali” dell’isola.
Durante le sue interviste ha sempre travisato i dettagli o li ha ignorati, come quando le hanno chiesto della cocaina, lei ha glissato.
La polizia potrebbe controllare molti di questi dettagli, ma, come detto, non lo farà.
Il caso è chiuso. Questa Hartin è solo una donnaccia, mi ricorda tanto la Ginger di Casinò, e probabilmente farà la sua stessa orribile e squallida fine un giorno non molto lontano da oggi.
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