La Nascita di Un Dio Da Un’Invenzione Letteraria della Dinastia Imperiale Flavia. Il Conte di Volney Viene Vendicato, Parte II

Last updated on October 25th, 2023 at 05:25 pm

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La bugia ti ha reso schiavo…

Authored by Josephus Via The Antiquities of The Jews

A Constantin François de Chassebœuf, Conte di Volney, primo sostenitore del Mito di Cristo.

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PHILO DI ALESSANDRIA.
La famiglia che governava Alessandria d’Egitto era legata ai Flavi, ed era di origini ebraiche. Questi devoti amici dell’Imperatore si occuparono di diffondere nel Medio Oriente la letteratura legata al culto dell’Uomo – Dio, di Dio Padre e Dio Figlio. Si distinse in questo intento un influente personaggio, teologo dell’ebraismo, che combinò le credenze greche, e quelle romane, dentro al nuovo culto cristiano per meglio soggiogare il culto messianico dei giudei.

Da questo gruppo di individui, rappresentato dal Casato dei Flavi, dai loro subalterni ebrei, dalle famiglie ebree poste dagli stessi Imperatori al controllo dei loro territori, si sviluppò l’Ideologia Cristiana così per come la si conobbe in seguito per i millenni a venire.

BERNICE.
Bernice di origini ebraiche, e proveniente dalla Famiglia di Erode, ebbe diversi mariti, relazioni, nella Roma Imperiale era molto conosciuta, in seguito divenne l’amante dell’Imperatore Tito. Ciò rappresentava la fusione, il suo emblema, tra l’Ebreo assimilato dentro l’Impero, o forzando, il suo viceversa.

I VANGELI.

Le scritture dei Vangeli non poterono non provenire dalla volontà dello stesso Imperatore e della sua cerchia di consiglieri e famiglie a lui vicine. La motivazione di creare un’unione tra il mondo ebraico e quello romano era sempre più impellente e necessaria, questa unione , del culto pagano con quello ebraico ma riformulato, fondò sia la nascita che il propagarsi fino alla sua affermazione del Cristianesimo.

I vangeli rappresentano tutto ciò fin qui descritto.
Essi non furono scritti da nessun testimone oculare degli eventi descritti, e nemmeno dai quattro anonimi, menzionati con i soli Nomi, “Secondo Matteo”, “Secondo Luca”, etc. da cui questi documenti hanno origine.

Questo Nuovo Testamento risultava come fonte ancora meno ufficiale del suo precedente. Un testo scritto da anonimi che descriveva fatti raccontati da altrettanto anonimi individui. Questo è tutto quello che si sa e su cui l’intera Cristianità poggia, ed ha poggiato per millenni: FONTI ANONIME.

Vangelo in Greco è Evangelion, che significa letteralmente e fuori da alcun possibile dubbio: Buone notizie di vittoria militare.
Quindi, quali vittorie militari si intendono celebrare nei Vangeli?
Quelle dei Romani , ovviamente.
La Battaglia del Lago di Galilea, la Battaglia di Gadara, la Battaglia per Gerusalemme, tutte battaglie che i Romani vinsero.
Ma perchè?

APPARENTI INCONGRUENZE.

I vangeli sono scritti in greco e non in aramaico o ebraico, ciò prova che non provengono direttamente da nessun seguace ,o figlio di seguaci, del personaggio di Gesù. Questi caratteri erano persone semplici: pescatori, fabbri, pastori, contadini, senza nessuna cultura, senza arti, e sicuramente nessuna arte nella scrittura.

Nei vangeli troviamo più che un indizio sui suoi veri autori.
Troviamo riferimenti precisi del suo Protagonista che detta regole di vita non negoziabili, tra cui la sottomissione al Potere Legislativo Romano e , quindi, di Cesare: Date a Cesare quel che è di Cesare, appartiene, è suo di diritto…”

La figura di Gesù appare totalmente differente da quella tradizionale messianica. Lui predica la pace, la non belligeranza, e facendo questo dentro ad un teatro di guerra, la Giudea era una zona di guerra, militarizzata e sorvegliata.
Sotto questa luce, è innegabile non osservare nei Vangeli come i Romani siano descritti positivamente, mai etichettati come il male assoluto, e nel contempo è OSSERVABILE che quelli che vengono descritti come malvagi, e corrotti, siano proprio gli ebrei, le forze del male insediate nel tempio, diverse da Gesù e dal suo credo, coloro i quali impediscono i piani del Maestro, lo denunciano, e lo condannano a morte.
Queste opere, i vangeli, sono una letteratura creata da non ebrei ma vicini a profondi conoscitori del mondo giudaico, scrittori addestrati alla letteratura ebraica, recanti valori e connessioni favorevoli ai Romani.

L’AntiSemitismo nacque così proprio grazie alla letteratura dei Vangeli.

Un’operazione di propaganda e letteraria fine, operata da un team di scrittori, un collettivo, in seno alla corte imperiale, con licenza di usare verità , mezze verità e menzogne, al fine di ingannare i suoi lettori e creare una Religione Giudaica ex Novo, recante chiare forme di messaggi subliminali al fine di far deporre le armi ad eventuali insorti, al fine di non creare le basi per far nascere dissenso, e stabilire una nuova Identità dei popoli basata sul culto dell’uomo insieme con il divino, riassunto nella figura dell’ Imperatore.
I Vangeli esaltano in forma allegorica la figura del Cesare.
Tuttavia, perchè i Vangeli parlano di una figura , che visse ben prima dell’arrivo dei Flavi nella Palestina, e che non era affatto legata a questi Romani ?

Esattamente si datano tra il 26 e il 36 DC, prima che Gesù morì, cioè nel 33 DC , anno più, anno meno, 40 anni prima che il Tempio venisse distrutto nel 70DC, e 43 anni dopo , nel 73DC , quando l’ultima roccaforte messianica cadde, cioè nella Battaglia di Masada, cioè si collocano ,a loro modo, storicamente prima della prima guerra ebraica, nel periodo governato dalla Dinastia Giulio-Claudia. Ciò rappresenta una firma dei Flavi, una loro precisa caratteristica, per dirigere ricerche, dati, colpe, e rimpianti alla Dinastia che li precedette.

I Vangeli parlano della Distruzione del Tempio Ebraico, ma furono scritti dopo la sua distruzione, cioè nel periodo dei Flavi, perchè è indubbio che essi furono scritti 40 anni dopo la morte del loro protagonista, la loro invenzione del personaggio di Gesù, dato che le profezie ivi descritte si realizzarono in maniera impeccabile, ovviamente perchè erano già accadute.

I Flavi diedero attraverso i vangeli se stessi in pasto ai seguaci del nuovo credo, venerare Gesù era uguale a venerare lo stesso Imperatore, o quantomeno riconoscerne il potere terreno e così non contrastarlo.

Una Creazione…letteraria da una Poltiglia di più Religioni.

Jesus, Gesù, in greco significa Salvatore, e Cristo, greco, significa Messia, titoli importanti nell’Ebraismo prima dell’arrivo di questo Gesù. Davide , ad esempio, era chiamato o etichettato come Cristo anch’egli, quindi non identificano una singolarità , un singolo, ma una pluralità di individui.
Non esiste alcuna prova archeologica seria sull’esistenza di Gesù, nessun resoconto affidabile pervenuto a noi dalle cronache dell’epoca. Il movimento che portò all’apice la religione cristiana non partì da prove concrete e resoconti dell’esistenza concreta di un Uomo ma piuttosto dell’Idea , e idealizzazione, di questo Uomo.

Non esiste nemmeno una descrizione fisica di quest’individuo nei vangeli.
La sua condanna a morte va letta come addossare la colpa ai giudei e “far lavare le mani” ai Romani.

La sua crocifissione è nient’altro che tratta dalla crocifissione di tutti i capi delle rivolte contro l’Imperatore, la punizione riservata a tutti i ribelli, gli schiavi che si erano ribellati in Sicilia e dopo sotto la guida di Spartacus avevano fatto la stessa fine.
In ultimo la sua esistenza non è niente altro che paragonabile all’esistenza di un personaggio fittizio, un eroe dei fumetti, della cultura popolare, eretto a simbolo e speranza di un domani migliore.
Questo tenendo sempre presente che nei Vangeli non stiamo avendo a che fare con la Storia, con fatti provati e concreti, ma con eventi creati ad hoc che ruotano intorno ad un individuo carismatico ed unico nel suo genere, tanto da rappresentare un opposto ai suoi stessi simili, ai suoi fratelli e sorelle giudei.
I Romani avevano capito che i giudei credevano fortemente nelle profezie, nei profeti, così diedero loro più che un -profeta-, diedero loro un Dio e uomo allo stesso tempo, lo stesso concetto, la stessa caratteristica che l’Imperatore richiedeva si venerasse verso la sua figura.

All’Uomo Dio la letteratura del vangelo proveniente dagli stessi romani, da ebrei, greci e da egiziani, conferì attributi e caratteristiche provenienti da altre religioni antiche e pagane, come il Culto del Dio Sole, la mitologia solare, da Akhenaton in poi, Apollo con il suo carro, etc. La sua nascita venne inserita in un giorno preciso, il Solstizio d’Inverno, il periodo in cui il Sole sembra morire, il giorno diventa più corto, e il Sole poi rinascerà . Questo particolare era ricorrente nelle Religioni del tempo: la risurrezione di un uomo morto come un Dio, dai Re Egizi nelle Piramidi, a Wotan appeso morente su un albero e risorto in seguito. La stessa celebrazione della pasqua trattava tra gli ebrei proprio questa tema, la morte dell’inverno e la rinascita del Sole, l’arrivo della primavera. Una celebrazione di morte rituale dalla quale si rinasce sotto una forma migliore, risvegliata, vicina al divino.

I PARALLELI.

Ci sono dei paralleli tra il Vecchio Testamento ed il Nuovo. Strani paralleli, come note di una canzone, della stessa canzone, che ri ripetono, suonando la stessa melodia.
Esiste un’ascensione nel Vecchio Testamento e nel nuovo. Le figure di Elijah e Elisha, sono un esempio primo e concreto che porta similarità se si accoppia con la figura di Gesù. Gesù ascende al Regno dei Cieli perchè l’atto dell’ascensione è il “metodo” già descritto e collaudato precedentemente per “l’arrivo” al cospetto del Dio venerato.

Gli scrittori dei vangeli usarono delle blueprint per conferire validità ai loro racconti, particolari chiari e ricorrenti, allusioni esplicite agli scenari allegorici, metafisici, descritti già dalla tradizione israelita.
Gli aspetti buoni, etici, della parola evangelica ricorrono nella Filosofia Stoica Romana, una scuola filosofica promossa proprio dai Flavi. Ci sono anche aspetti propri dello Gnosticismo.

Gli Gnostici , una scuola pre-cristiana, già credeva al mito dell’uomo morente e abile a resuscitare o rinascere in altra forma, un’allegoria per far capire che chi oggi siamo può morire e rinascere domani con idee e prospettive del tutto diverse sulla vita e sul mondo, uccidere una bassa forma di vita per rinascere in una forma più avanzata, più alta forma di vita.

Questi elementi estranei alla tradizione classica giudaica ma familiari ad altre religioni furono inseriti come novità , e con la funzione ed il compito di allineare la nascente Religione alla Religione Imperiale, ai culti pagani, in modo che gli aspetti comuni facessero da catalizzatori nella ricezione nel pubblico della nuova, ma non affatto tale in fin dei conti, nascente mitologia.

IL FIGLIO DELL’UOMO : di un Uomo, non di Un Dio.

Il personaggio fittizio di Gesù serviva anche ai Flavi , come già detto, per concretizzare il passaggio, l’eredità , del divino dal Padre al Figlio. Così profezie su un fantomatico, misterioso figlio dell’uomo, vengono da Gesù, o meglio dai suoi autori, al fine di convalidare un suo nuovo arrivo sulla Terra, apportando specifici elementi che daranno conferme del suo ritorno. Ed è proprio qui che dovete adesso scorrere su, a riprendere le tre chiavi di volta per aprire in due il Cristianesimo. Il suo personaggio parla di tre momenti chiave che sanciranno il suo ritorno:

.1. Le città della Galilea verranno distrutte.
.2. Gerusalemme sarà circondata da un muro.
.3. Il Tempio di Gerusalemme verrà raso al suolo, e nessuna pietra rimarrà sull’altra.

cioè:

1.I Flavi distrussero le città ebraiche della Galilea.
2. Tito fa circondare l’intera città con una cinta muraria.
3. Tito assedia il Tempio, distruggendolo, completamente, e nessuna pietra rimase sopra l’ altra.

Quindi, il solo individuo che si può identificare con il suo ritorno in Palestina è proprio Tito Flavio.


D’altronde i Flavi sono anche considerati come i primi Santi Cristiani, altra innegabile verità , I Flavi Cristiani, come Flavia Domitilla, nipote di Tito Flavio, che donò ai cristiani la loro prima catacomba, diventando così la prima Santa Cristiana. Suo figlio, Clemente Flavio fu il Primo Papa Cattolico dopo l’Apostolo Simone.
Altri due membri dei Flavi, Nero e Achilleus, fondarono le prime Chiese Cristiane a Roma.
Un teologo cristiano che va sotto il nome di Tito Flavio Clemente di Alessandria fu il primo a descrivere i Simboli Cristiani: l’ancora, la barca, il pesce (Oculi Piscium), l’ulivo, la stella… gli stessi simboli usati dai Cesari Flavi sulle loro monete.


L’ultimo dei tanti punti di connessione tra i Flavi e i Cristiani arrivò nel 313DC, quando FLAVIUS CONSTANTINE fece del Cristianesimo la Religione di Stato.

INCONGRUENZE?
E le persecuzioni perpetrate dai Romani sui Cristiani?
Esse avvennero, e non rappresentano un’incongruenza, i Romani perseguirono i messianici, la parte militare , esistita innegabilmente, del movimento cristiano e discendente direttamente da quel movimento messianico militare ebraico.
C’era tolleranza nell’Impero per forme religiose che non intralciassero (hinder) il dovere dei sudditi nei confronti del Potere Finanziario, Economico e Militare dell’Impero. L’Impero Romano è un Impero fascista, nient’altro. Riconosci la sua autorità , non la contrastare e potrai vivere senza tanti problemi. Sei cristiano ma riconosci al Cesare, all’Imperatore, i suoi diritti nei tuoi confronti, non hai di che preoccuparti. Non ci risulta che nessun Imperatore Romano costringesse i suoi cittadini a farsi venerare attivamente. Ma se tu suddito non riconoscevi la sua autorità e complottavi nell’ombra contro di lui, anche utilizzando una letteratura di una figura alternativa al Potere da lui esercitato, allora eri considerato un nemico, e quindi perseguito e ucciso.

I CODICI SEGRETI DEI FLAVI, Crittografia del Mito.

Nei documenti scritti dall’entourage dell’Imperatore, cioè i Vangeli, si trovano particolari riferimenti univoci, codici, “firme dei veri autori”.
Questa particolare volontà di inserire dei “codici segreti” non proveniva da un’idea originale dei Flavi, ma dagli stessi rotoli sacri trafugati nel Tempio di Gerusalemme.

Come I Sacri Rotoli anche nei Vangeli dovevano essere inseriti questi particolari codici, per essere decifrati solo dai “Risvegliati”, gli alti in grado nella conoscenza e , quindi nel potere.
Questa particolare tecnica di nascondere “segreti” nel testo era conosciuta come : TIPOLOGIA, Typology, o Logica della Scrittura.

Questa tecnica consisteva nell’usare eventi del passato, sotto una moderna forma per provvedere ad un contesto che poteva sussistere in epoche più recenti, cioè rendere STEREOTIPI come punti cardine in grado di connettere passato e presente, prototipi ideali su cui erigere un’intera letteratura, una concreta mitologia.
Quindi, i Vangeli non fecero altro che raccontare una storia vecchia usando una storia nuova, attingendo per essa a elementi che costruissero una continuità logica.
La Tipologia Ebraica connette i profeti, eventi accaduti nella vita di un profeta si ripetono nella vita di un altro, un inscindibile collegamento divino tra essi.
Mosè , un profeta, è connesso straordinariamente alla figura di Gesù, non perchè lui lo fosse veramente, ma perchè si usarono “storie già accadute” della vita di Mosè per costruire la Vita di Gesù:

  1. Le due storie vedono un Patriarca chiamato Giuseppe che viaggia da Israele all’Egitto.
  2. Un Re che massacra bambini innocenti [Il Faraone che massacra i bambini – Erode che massacra i bambini]
  3. Entrambi i protagonisti ritornano in Israele dall’Egitto.
  4. Entrambi i Personaggi passano attraverso le acque. [Mosè passa attraverso le acque del Mar Rosso – Gesù è battezzato dalle acque]
  5. Entrambi viaggiano nel deserto.[Mosè per 40 anni – Gesù per 40 giorni]
  6. Le tentazioni di Mosè [non svilire il pane, non svilire Dio, e adorerai solo un Dio] appaiono di nuovo in Gesù [non svilire il pane, non svilire Dio, e adorerai solo un Dio]- Mosè tentato ad adorare gli Idoli – Gesù tentato dal Diavolo.

Tutto questo fu fatto per conferire alla figura fittizia di Gesù il carattere di salvatore così come Mosè era stato un salvatore per Israele.

PESCATORI DI UOMINI, infilzati come pesci.

Gesù arriva al Lago di Galilea per trovare i suoi apostoli, dicendo loro non spaventatevi e diventate Pescatori di Uomini.
Tito arriva per la prima volta in Galilea, nello stesso posto, e parla ai suoi “discepoli”, cioè alle sue truppe: “Non siate spaventati, Io vi guiderò“, allora i Romani lanciarono il loro primo attacco ai ribelli ebrei, affondando le loro barche, e gli ebrei in mare, dopo che le loro barche furono affondate, furono trafitti uno dopo l’altro dalle lance romane. Pescatori di Uomini, appunto.

Questa è la tipologia, usare un fatto vero per crearne uno nuovo, nello stesso contesto, ma completamente diverso, invertito, e sostituendo caratteri, personaggi, alterando in buona sostanza per precisi scopi.

LEGIONI DI DEMONI, o Ribelli all’Impero.

Josephus racconta dei demoni. I demoni non sono altro che spiriti ribelli alle autorità preposte, uomini che si erano ribellati al Potere costituito e che quindi dovevano essere redenti o andare incontro alla morte.
Fu così che il personaggio letterario di Gesù fu spedito a Gadara per incontrare uno di questi spiriti ribelli, indemoniati, e Gesù lo libera dalla Legione di Demoni “che infesta la sua mente” , tramutando questa in tanti maiali e gettando questa legione di porci nelle acque del mare.
Tito arrivò a Gadara, dove una legione di demoni ebrei fu respinta dai Romani verso il mare, dove finirono tutti affogati.
Questi particolari che ricorrono tra i testi denotano anche l’umorismo nero dei Romani, un sadismo logico e perverso.

GESU’ SULLE ACQUE, o Titus e i suoi Eserciti sui Ponti.

O Tito Flavio sulle acque. Quest’allegoria si rivolgeva sempre in campo militare. La meraviglia di camminare sulle acque era romana, non magica, non un miracolo.

Il Poonton Bridge, o Ponte Galleggiante, era un ponte costruito dai militari per far attraversare un fiume o un lago a grandi quantità di truppe. In realtà non fu inventato dai Romani ma era già usato dai Persiani di Xerxes.

Tuttavia , al tempo, i Giudei dovettero rimanere sbalorditi da questo condottiero che “camminava sulle acque”.

Caligola aveva un palazzo del piacere galleggiante e un tempio galleggiante per Iside o Diana nel Lago di Nemi. Negli anni 20 Mussolini prosciugò il lago e lo sollevò; enormi folle corsero ad ammirare l’opera ritrovata.

TRE UOMINI SULLA CROCE – UN SOLO UOMO SOPRAVVIVE.
Nella biografia di Josephus, lui racconta un episodio alquanto peculiare. Un giorno, durante l’assedio di Gerusalemme, Josephus, che era già nell’entourage del Comandante Tito, vide tre suoi amici appesi a delle croci romane. Così lui andò da Tito e lo implorò di risparmiare loro la vita. Tito acconsentì alla richiesta del suo servo. I tre vennero rimossi dalla croci, ma due di essi morirono, uno fu rianimato subito dopo.
Lo stereotipo dell’uomo crocifisso che “resuscitava” una volta sceso dalla croce era già confezionato dal ricordo di questo episodio.

GIUSEPPE di ARIMATEA O GIUSEPPE BAR MATTIA.
Nei vangeli si narra di questo tizio, Giuseppe di Arimatea, il quale , si narra, chiese al comandante romano il permesso di rimuovere Gesù dalla croce. Allo stesso modo in cui Josephus Bar Mathias, o Flavius Josephus, chiese al suo comandante romano, cioè Tito, di fare scendere dalla croce i suoi amici.
L’ Allegoria era una Scienza in quell’Era. Vedere motivi ricorrenti tra episodi in diversi contesti era allora qualcosa molto ricercato intellettualmente.

Nei vangeli si segue esattamente la sequenza cronologica accaduta realmente nella campagna militare di Tito in Giudea: nomi, posti, episodi e concetti.

-Tito e Gesù iniziano la loro “Campagna” in Galilea.
-Essi si addentrano dopo nella Regione.
-Essi finiscono il loro Viaggio, come Opera, a Gerusalemme.
-Entrambi si fermano fuori dalle mura di Gerusalemme.
-Ed entrambi lasciano Gerusalemme dopo che la loro Campagna è finita.

Quando i Romani arrivano a Gerusalemme si accorgono che gli Ebrei litigavano tra loro essendo divisi in fazioni opposte.
Gesù alla porte di Gerusalemme parla di “una casa divisa, contro se stessa, non può resistere a lungo”.

Tito alle Porte di Gerusalemme ordina di tagliare tutti gli alberi di frutta, tra gli accampamenti romani e le mura di Gerusalemme.
Gesù nei vangeli dice chiaramente: “Se un albero non produce frutti buoni bisogna allora tagliarlo”.

L’entrata a Gerusalemme è trionfante per entrambi i personaggi. Per Gesù non doveva esserlo veramente, dato che quella stessa folla trionfante lo fece trucidare subito dopo, chiaramente è una forzatura letteraria per creare la similitudine con un Re Trionfante che fece distruggere/trucidare l’ebreo riottoso.

La fame che seguì all’assedio di Gerusalemme viene descritta in Josephus con il racconto di una madre, chiamata Maria, che uccise il proprio figlio, lo mangiò, tramutandolo in un Agnello rituale della Pasqua Ebraica. Nei vangeli questo episodio viene tramutato nell’ultima cena, questo è il mio corpo , il mio sangue, mangiatene tutti.

La tomba di Constantin François de Chassebœuf nel cimitero di Pere Lachaise in Paris.

CONCLUSIONE.

I vangeli non furono prodotti da quei pescatori ignoranti della Galilea, essi non vennero prodotti da ignoranti incapaci di scrivere, essi non vennero da fonti aramaiche, o ebraiche, le quali sono esclusivamente, e ad oggi solamente, contenute nei Rotoli del Mar Morto, dove non vi è, ripeto, nessuna traccia di questa setta pilotata da questo tizio chiamato Gesù.

I vangeli vennero scritti in greco decenni e decenni dopo la presunta morte del loro protagonista da gente che conosceva il mondo ebraico e che aveva sicuramente avuto a che fare con la Guerra dei Flavi in Palestina contro gli Ebrei.

Quattro testi anonimi scritti da greci, che raccontano di un “sentito dire” da parte di altrettanto anonimi individui ma non greci, hanno eretto una Religione che ha conservato nei millenni i suoi caratteri militari, ipocriti, contraddittori e menzogneri.

La comprensione di questi eventi e fatti descritti in questo saggio è la chiave per comprendere la corruzione, l’edonismo, e la malvagità pedofila della Chiesa di Roma, perpetrata utilizzando menzogne, e nulla di vero e/o storicamente mai esistito nei millenni, con massacri, censura, crimini contro l’umanità .
Il nostro compito non è giudicare gli atti del Cristianesimo, ma affondare i loro dogmi, poichè provenienti da conclamate menzogne, sentito dire o invenzioni, falsità e deformità storiche, il tutto racchiuso in testi anonimi non aramaici.

Il Cristianesimo , come le altre Religioni di Abramo, chiede perentoriamente di credere ciecamente alla “Parola di Dio”, anche quando essa contrasta con prove e fatti.

I fatti descritti nei Vangeli dipendono interamente dai fatti descritti nelle Cronache della campagna militare dei Flavi in Palestina, facendo così di Gesù un’allegoria del potere romano, trasformando Tito Flavio nel Messiah dell’Impero Romano, figlio del Dio Vespasiano.

Ci sono aspetti positivi in tutte le religioni, questo non significa che i loro dogmi sono accettabili o storicamente provenienti da fatti inspiegabili accaduti nella realtà , ecco perchè il dogma cristiano non è niente altro che una frode: è più vero Odino che scaglia fulmini che un falegname umano in piedi su un lago.

La vera natura del Cristianesimo è sempre stata ciò per cui fu creato fin dalla sua origine : l’Instrumentum Regni.
Il cristianesimo può oggi rinascere dopo questa verità solo come menzogna, ma era anche la menzogna con cui i cristiani si sono crogiolati anche ieri come tanti stupidi idioti.

Il Dogma condiziona in peggio le menti dei credenti, prendete ad esempio Scientology, o qualsiasi altro movimento spirituale che si affida a verità non criticabili o discutibili. I Leader dei Governi o delle Religioni che usano questi dogmi per condizionare i loro popoli agiscono secondo volontà non divine ma umane, quindi fallaci.

Alla fine, l’ultimo Codice Segreto (Non Da Vinci) inserito dai Flavi nel Vangelo risulta essere la stessa chiave per capire e quindi sconfiggere l’assurda pretesa del Dogma:
Tu conoscerai la Verità e la Verità ti renderà libero


Non Dubitare della Natura della Propria Realtà è Un Peccato Agli Occhi del Creatore

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