Virus : Dove La Cina Andrà A Ripopolare il Pianeta Una Volta Che L’Occidente Sarà Zona di Quarantena
Last updated on December 27th, 2022 at 11:39 am
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Che palle..ma dovrei scrivere di Tarrant….
Authored by Mamta Badkar Via Business Insider
Anni fa quando vedevo queste megalopoli non capivo…Perchè i Cinesi costruiscono Megalopoli in Angola?!!?
Ma ora tutto è più chiaro grazie al Virus e alla stupidità dei miei simili.
L’utopia comunista di Marx non è mai finita, ma vive e fa danni giorno dopo giorno fin dal 1848.
Distruggere il Mondo è l’Utopia Marxista che schiaccia e divora la Realtà, Identità e Memoria comprese in un solo botto.
Penso con infinita malinconia a Pechino e alla Cina, leggendo Tiziano Terzani, e più forte ancora deve essere stata la sua malinconia avendo vissuto la guerra del Vietnam dalla parte dei comunisti.
Utopia, ideali, sogni: tutto, del comunismo, si è scontrato con la realtà. Ma soprattutto l’utopia (nel suo significato etimologico di «non luogo») perché, ben peggio del fascismo, l’urbanistica e le architetture e le città (in particolare di Pechino) sono state sconvolte irrimediabilmente togliendo a luoghi di grande civiltà e storia la loro identità.
Così Terzani avverte che il suo «sogno» di una uguaglianza degli uomini era stato «l’incubo» dei cinesi: nel 1949, quando i comunisti la presero, Pechino era ancora una città unica al mondo: «Un grande esempio di architettura, una città di struggente splendore che pareva fatta per vivere in eterno. Non è più così, Pechino muore. Le mura sono scomparse, le porte sono scomparse. Scomparsa è la maggioranza dei templi, dei palazzi, dei giardini, ogni giorno che passa una fetta in più della secolare Pechino se ne va sotto i colpi inesorabili dei picconi e delle ruspe».
Vedendo le fotografie non possiamo né dimenticare né consolarci, possiamo solo disperarci di vedere come simbolicamente il comunismo ha ridotto una parte meravigliosa del mondo distruggendo una civiltà: «Invece di fare un comunismo o un socialismo cinese, Mao ha voluto distruggere tutto quello che era cinese per creare una società completamente nuova. E questo è spaventoso!».
Ha voluto cancellare Memoria ed Identità come i Romani in Britannia, o in Galilea, o i vncnitori del secondo conflitto mondiale.
La Cina Comunista è solo un altro pezzo deformato e psicopatico che si è concretizzato e si è adattato alle forme moderne estreme che vedono nell’utilizzo di altre ideologie economiche e sociali , come il capitalismo e il globalismo, i mezzi per radere al suolo la bellezza di un mondo libero e scevro da pensieri di conquista e sopraffazione che non siano rivolti a mondi extra-solari.
La società completamente nuova di Mao/Marx passa per la distruzione del marcio del mondo, partendo da quell’Europa dove lo psicopatico profeta apolide era considerato solo come un rifiuto umano, lo stesso rifiuto umano che convinse, facendo leva sulla loro ottusa ignoranza, una classe di lavoratori che loro soltanto erano in grado di mandare avanti la Società, dei semplici proletari.
Certo, erano in grado di farlo, utilizzando minacce, soprusi, il pugno e la cortina di ferro. Ma durarono e continuano a durare meno dei più grandi Imperi di cemento o argilla che la Storia ci ha fatto conoscere.
Sarà per questo che l’Impero Marxista Cinese vuole consolidarsi prima che sia troppo tardi spazzando via l’umanità con il vero Super-Virus, e da giocatore di scacchi ha anche previsto dove andrà a ripopolare il pianeta. Il cemento pagato dai cinesi ha creato numerose e titaniche Megalopoli desolate e deserte che si trovano in Cina, Mongolia e Africa. E si scoprono altri dettagli sconvolgenti.
Ora, la China International Trust and Investment Corporation (CITIC) di proprietà statale ha costruito una città in Angola. Ed è abbastanza vuota.
Appena fuori la capitale di Angola, Luanda, Nova Cidade de Kilamba è uno sviluppo residenziale di 750 edifici residenziali di otto piani, una dozzina di scuole e oltre 100 unità di vendita al dettaglio, riporta la BBC di Louise Redvers.
Lo sviluppo di $ 3,5 miliardi copre 12.355 ettari ed è stato costruito per ospitare circa 500.000 persone, e questa è una delle “diverse città satellite costruite da aziende cinesi in Angola“, scrive Redvers.
Il presidente angolano José Eduardo dos Santos ha pubblicizzato il ‘progetto di edilizia sociale Kilamba’ come esempio della sua politica sociale, e ha portato sul posto i responsabili delle politiche internazionali incluso il vicepresidente cinese Xi Jingping.
Ma gli appartamenti nel complesso costano tra $ 120.000 e $ 200.000 secondo le pubblicità online citate dalla BBC. Altri resoconti aneddotici mettono il prezzo dell’appartamento con 3 camere da letto a circa $ 250.000.
Nessuno dei quali aiuta l’Angolano medio, dato il PIL pro capite del paese di $ 5.144 all’anno, secondo la Banca Mondiale.
E non dimentichiamo che l’Angola è la principale fonte di petrolio della Cina in Africa.
Ovviamente quelle case non sono per gli Africani dell’Angola, e nemmeno per gli Africani che sbarcano da disperati senza disperazione.
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E che dire di Thames Town ?
Thames Town (cinese semplificato: 泰 晤 士 小镇; cinese tradizionale: pin 晤 士 小鎮; pinyin: tài wù shì xiǎo zhèn) è una nuova città nel distretto di Songjiang, a circa 30 chilometri (19 miglia) dal centro di Shanghai. Prende il nome dal fiume Tamigi a Londra, nel Regno Unito. L’architettura è a tema secondo i classici stili di città del mercato britannico. Ci sono strade acciottolate, terrazze vittoriane e negozi d’angolo.
La città di Thames è una parte della città nuova di Songjiang, [1] nel distretto di Songjiang.
La “sola città” di questa politica era Songjiang New City, dove per Thames Town era usato un tema inglese. Le “nove città” della politica erano situate in uno degli altri quartieri periferici di Shanghai, e ognuno di loro aveva anche il proprio tema. Altri temi occidentali usati fino ad oggi sono scandinavi, italiani, spagnoli, canadesi, olandesi e tedeschi. [6] La città di Thames fu completata nel 2006, occupando un’area di 1 chilometro quadrato e progettata per una popolazione di 10.000 persone. [2] E’ costata 5 miliardi di yuan.
Per gli alti costi di vendita la percentuale di proprietari che vi si stabilivano in modo permanente era bassa [7] e Business Insider lo descriveva come una “città fantasma virtuale” [8]. Ciononostante, nei pressi di Pechino è prevista una città simile a quella inglese [9].
Alcune delle architetture sono state copiate direttamente da edifici trovati in Inghilterra, inclusa la chiesa (modellata su Christ Church, Clifton Down a Bristol), un pub e un negozio di fish and chips (copiato da edifici a Lyme Regis, nel Dorset). [10] e The Cross a Chester. La città è diventata molto popolare come location per la fotografia di matrimonio [11], con la chiesa e la piazza principale spesso utilizzate come sfondo [10].
Non potendo fare più i turisti da noi faranno i turisti “da loro”, nella nuova (vecchia) Europa ricostruita di sana pianta. Grazie al Sars2 oggi capisco perchè.
Ma ci sono altre megalopoli deserte, ad esempio una ad Ordos in Mongolia.
Quello non è il Partenone, ma una sua replica a Lanzhou, la Città Nuova…
Marxisti…psicopatici con piani a lunga scadenza.
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