Archeologia e Modernità : La Principessa del Ghiaccio dell’Altai Ci Fa Rivalutare Parzialmente Le Nostre Posizioni Sulle Donne Con i Tatuaggi
Last updated on December 21st, 2022 at 04:40 pm
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Il tatuaggio era un marchio per la schiavitù nell’antica Roma, ma in culture più primitive, antecedenti l’Impero, anche le nobili guerriere si marchiavano con qualche tatuaggio, raffiguranti simboli archetipici.
Authored by McLeane Via Wikipedia
I Kurgan dovevano essere un’insieme di tribù del nord eurasiatico condividenti credenze, miti, usi, e costumi per qualche epoca. Tra queste tribù che emersero più compatte nel corso dei secoli che vanno dal XIX al IV a.C. sicuramente gli Sciti rappresentarono l’apice di un dominio e un’era in una vasta area il cui controllo era al più decentralizzato, probabilmente retto da un Consiglio e da pochi leader guerrieri. Il loro regno nomade si espandeva dalle steppe degli Urali, e le lande siberiane, fino ad Ordos in Cina. Si presume che furono l’antico popolo che poi diede vita a quell’insieme di territori che composero la Tracia, oggi Bulgaria.
Al confine tra Russia e Cina, nell’altopiano di Ukok, sotto il permafrost si rinvenne uno dei tanti tumuli funerari presenti in quell’area fu ritrovata negli anni 90 una mummia ben conservata, l’Ice Maiden, la fanciulla di ghiaccio, la figlia di un leader degli Sciti, o la giovane moglie di uno di essi.
Wiki:
Nell’estate del 1993 l’archeologa Natal’ja Polos’mak, docente all’istituto d’etnografia e archeologia di Novosibirsk stava conducendo una campagna di scavi in alcuni tumuli funerari sull’altopiano di Ukok, al confine tra Russia e Cina.
In uno di questi tumuli, congelato a causa del permafrost, furono trovate ricche suppellettili di vasellame in ceramica e oggetti in oro smaltati, assieme alle carcasse congelate di 6 cavalli; più sotto c’era una bara in legno di larice, intrappolata in una bolla di ghiaccio, che, una volta aperta, rivelò il suo contenuto, un corpo mummificato di donna di probabile etnia scita, che, come già altre mummie scoperte in quella zona, recava complessi ed eleganti tatuaggi sulla spalla sinistra, sul braccio e sul ventre.
Vicino alla ragazza, nella camera funeraria, vi era un tavolo basso di legno con un piatto di carne di cervo, una scodella di yogurt, una borraccia contenente una bevanda, un astuccio con dentro semi di coriandolo ed erbe medicinali (Cannabis), il tutto come ultima offerta alla defunta. La mummia indossava una camicia di seta cinese, una gonna di lana morbida, e degli stivali; in testa aveva una parrucca come sostituto dei capelli rasati.
Con le locuzioni mummia dell’Altai, principessa di Altai o principessa Ukok ci si riferisce al corpo mummificato di una giovane donna, morta tra i 20 e i 30 anni di età, oggetto di ritrovamento archeologico in un tumulo funerario tipico della Cultura kurgan, accompagnato da un ricco accumulo di suppellettili, come in uso tra le popolazioni nomadi delle steppe euro-asiatiche.
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I russi, come già scritto, sono particolarmente fieri che gli antichi guerrieri nomadi Sciti appartengano ai loro antenati. La popolazione odierna dell’Altai difese con passione i resti della Fanciulla del Ghiaccio Ukok tanto da far capire al Governo Centrale Russo che il suo posto doveva rimanere nella sua terra d’origine.
Una disputa si sviluppò tra le autorità russe e gli abitanti locali riguardo alla Fanciulla di Ghiaccio, poiché l’intellighenzia locale la riempiva come Mito della progenitrice nomade del popolo altaiano. Nel contesto dei più ampi sforzi del governo della Federazione Russa per minare l’agenzia politica regionale e, di conseguenza, la sovranità culturale dell’Altai, la Fanciulla di Ghiaccio divenne un simbolo focale dell’identità altaiana.[9] Un giornalista locale ha descritto il problema:
A volte è difficile parlare apertamente di politica, quindi la usiamo [la Fanciulla di Ghiaccio] come metafora per discutere la difficile posizione degli Altaiani in Russia. Rivendicarla è rivendicare la nostra terra.[9]
Per 19 anni dopo la sua scoperta, è stata conservata principalmente in un istituto scientifico a Novosibirsk, ma nel settembre 2012 la mummia è stata restituita all’Altai, dove è conservata in un mausoleo speciale presso il Museo Nazionale Repubblicano nella capitale Gorno-Altaysk . Da allora sono stati vietati scavi futuri del sito, anche se si sospetta che all’interno della tomba vi siano più reperti.[8]
La ricerca sul DNA dell’Accademia delle scienze russa ha trovato chiare differenze nel materiale genetico della Fanciulla di ghiaccio e quello delle moderne comunità altaiane, il che ha portato gli archeologi ad affermare che la mummia era europea e che gli Altaiani erano migranti recenti nella regione.[9] Questo è stato usato come motivo per mantenere la mummia a Novosibirsk, e nel 2004 gli archeologi che si erano rifiutati di rimpatriare la Fanciulla di Ghiaccio nell’Altai a causa della sua presunta eredità europea sono stati insigniti del prestigioso Premio di Stato della Federazione Russa.
Si scopre anche che furono gli Sciti a cacciare via dalle loro terre i Cimmeri dalla loro terra di nebbie e nubi. Ma non dalla Storia.
Oggi grazie ad Isaac Asimov sappiamo quale era questa terra di nebbia e nubi.
Siete mai stati in Crimea? Nebbia perenne, è come vivere dentro una nube.
Infatti è l’attuale Crime in realtà la Cimmeria.
E fu proprio Isaac Asimov nel 1991 che fece risalire vari toponimi all’origine cimmera, suggerendo che il c.d. “Cimmerium” ha dato origine al toponimo turco Qırım, che a sua volta ha dato origine al nome “Crimea”.
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