Biological Warfare : Secondo Le Analisi della Nostra I.A. Risulta Imminente Un Attacco Con Il Virus del Vaiolo

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Last updated on December 31st, 2022 at 04:16 pm

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Non guardate me. Tutti sanno, tranne i giornali, che Bill Gates nel Novembre del 2019, e prima di quel mese, si prodigava attivamente nell’informare l’opinione pubblica dell'”imminente” pandemia di coronavirus, dunque non sguainate i glaza adesso…

Authored by Oak Ridge Laboratory Via Removed Scenario 4 – Bioterrorism

Va bene Bill, stavolta ti crediamo sulla parola, Protection of the Gates of Hell

Questo è il vaiolo, in inglese smallpox:

Google che ne pensa?

OakRidgeInstitute:

SCENARIO 4: Bioterrorismo (vaiolo)

Questo scenario si svolge a Baltimora, nel Maryland, una città portuale la cui popolazione è di 650.000 abitanti. La vicinanza di Baltimora a Washington, D.C., porta molti visitatori alle sue attrazioni turistiche, inclusi monumenti storici come Fort McHenry e il suo stadio di baseball.

Un gruppo terroristico ha diffuso il virus del vaiolo (variola major) in una piccola università. È opinione diffusa che il virus del vaiolo esista solo in due laboratori sulla terra e, di conseguenza, sarebbe difficile da acquisire. Tuttavia, gli esperti hanno ipotizzato che altre nazioni potrebbero aver acquisito forniture del virus. Un attacco che utilizza il virus implicherebbe strategie relativamente sofisticate e cercherebbe deliberatamente di seminare il panico pubblico, distruggere e screditare le istituzioni ufficiali e scuotere la fiducia del pubblico nel governo.

Il vaiolo è uno dei peggiori scenari di terrorismo. Poiché non c’è stato un caso di vaiolo in quasi 25 anni e la vaccinazione di massa è terminata molti anni fa, gran parte della popolazione mondiale potrebbe essere suscettibile al virus. (Per ulteriori informazioni sul virus del vaiolo, vedere http://www.bt.cdc.gov/Agent/Smallpox/Smallpox.asp)

Il vaiolo si diffonde da persona a persona tramite goccioline trasportate dall’aria e di solito richiede un’esposizione prolungata alla persona infetta. Una volta che una persona è stata infettata dal virus del vaiolo, possono essere necessari dai 12 ai 14 giorni prima che i sintomi si manifestino. Durante questo periodo di incubazione, chiamato periodo prodromico, la persona colpita di solito non è contagiosa. I primi sintomi che compaiono includono febbre alta, dolori muscolari, mal di testa e mal di schiena. Quindi compare la caratteristica eruzione pustolosa, che inizia sul viso e sulle braccia, diffondendosi al busto e alle gambe. A questo punto, la persona infetta diventa altamente contagiosa. La vaccinazione delle persone esposte al virus entro due o quattro giorni dall’esposizione può prevenire l’insorgenza della malattia o limitarne l’effetto. Oltre alla vaccinazione, il trattamento è limitato e il virus deve fare il suo corso. Il vaiolo ha generalmente un tasso di mortalità del 30% e le cicatrici del vaiolo possono sfigurare coloro che sopravvivono.

L’ultimo caso negli Stati Uniti è stato nel 1949 e l’immunizzazione per i civili è finita qui nel 1972 (il personale militare ha continuato a ricevere il vaccino per qualche altro anno). Sono rimasti pochi medici che hanno visto o curato un caso di vaiolo.

La produzione di vaccini per uso civile è cessata nel 1982, ma esistono depositi di vaccini utilizzabili. Ci sono solo 15 milioni di dosi attualmente disponibili, ma gli scienziati federali hanno condotto test che indicano che il vaccino disponibile può essere diluito senza perdere efficacia per creare 67 milioni di dosi, se necessario. Inoltre, il governo ha contratti con diverse società per produrre dosi sufficienti del vaccino contro il vaiolo per inoculare l’intera popolazione degli Stati Uniti. Tuttavia, il vaccino stesso comporta effetti collaterali che includono lesioni cutanee, infiammazioni cerebrali e persino la morte, in rari casi. Il rischio di contrarre il vaiolo deve superare i rischi del vaccino stesso per rendere la vaccinazione un’opzione ragionevole.

Insomma, ci sono similitudini con il Sars2, di cui certo la più interessante è la finale, quella sul vaccino. Qui scienziati di altri tempi, l’articolo è del 1999, con la testa sulle spalle sbalordiscono il resto del mondo che ancora non sbalordisce più tanto bene dal Marzo del 2020.

“Tuttavia, il vaccino stesso comporta effetti collaterali che includono lesioni cutanee, infiammazioni cerebrali e persino la morte, in rari casi. Il rischio di contrarre il vaiolo deve superare i rischi del vaccino stesso per rendere la vaccinazione un’opzione ragionevole.”, epico.

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Comunque, una bella grana.

Chissà dove avverrà…questo non siamo in grado di prevederlo, e anche se abbiamo dei candidati probabili decliniamo di fare i loro nomi.

Quale è l’unica cosa che possiamo fare in questi casi?

Esattamente quello che abbiamo fatto dopo aver visto The Next Pandemic a Novembre del 2019: un bel nulla.

Siamo bianchi…dopo tutto.

Qui una guida ad un attacco biologico basato sul vaiolo di GlobalSecurity suggerita dal CDC.gov americano, che evita accuratamente però di addentrarsi nei pericoli della vaccinazione contro il vaiolo, che gente in gamba ed onesta lavora nelle Istituzioni, roba da andarne fieri quando e se andremo ancora a votare.


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