Dystopian Times : Le Chat dei Governi Al Tempo della Truffa e dell’Umiliazione Planetaria di Massa

Last updated on March 7th, 2023 at 06:16 pm

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Google fa un affare a nasconderci agli occhi del mondo. Anzi….un affarone.

Authored by Armando Di Landro e Giuliana Ubbiali Via Corriere

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Matthew Hancock:”Abbiamo fatto pisciare tutti nei pantaloni con la nuova variante”, e poi “Quando rilasceremo una nuova variante?”

Matthew Hancock per chi non sapesse era il ministro della salute del Governo Boris Johnson, prima di dimettersi per essere stato beccato ad ingropparsi la sua segretaria in ufficio.

Sapevamo in tanti che i governi mentivano sulla Pandemia, e che i giornalisti li aiutavano. La BBC infatti ha aiutato il Governo Britannico a “far pisciare nei pantaloni” i cittadini.

E in Italia? E’ andata in maniera differente? No.

Credo sia andata molto peggio. Ma se tuttavia i governi mutano, e tanti politici scompaiono per poi apparire anni dopo alla ribalta, che si fa con i giornalisti che hanno mentito alla gente, e prendo il primo fra tutti in Italia: ilfattoquotidiano, per poi passare a Repubblica e pure al Corriere, che ora cerca di uscirsene come Ponzio Pilato.

Sono esattamente le 4:55 AM nel momento in cui sto scrivendo queste linee del nulla, e mentre il Corriere si cimenta nel discorso di Pilato, discolpando se stesso, come entità pusillanime giornalistica, con quell’articolo, ilfattoquotidiano, da sempre in prima linea nelle inchieste sui politici corrotti ed immorali, non pubblica niente di tutto quel , seppur poco, che ha pubblicato il Corriere. Rimarchevole.

Corriere.it:

Le idee sull’utilità dei tamponi non erano affatto chiare, tra le istituzioni e i responsabili della gestione dell’emergenza Covid. Né nelle prime fasi né quando la pandemia era già nel vivo e mieteva migliaia di vittime.

«Il tema è che tutti pensano che il test serva a qualcosa» scriveva per esempio il 22 febbraio, il giorno dopo il Paziente 1, il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro, comunicando con Francesco Curcio, direttore del Dipartimento di Medicina di laboratorio di Udine. In quel periodo la valutazione delle istituzioni italiane, con tanto di circolari, era non procedere con l’«uso massiccio dei tamponi», anche se da Londra era stato comunicato che «oltre 2/3 dei portatori sani provenienti dalla Cina sono rimasi “undetected” e hanno avuto il tempo di diffondere il virus».E anche se, proprio in quei giorni di febbraio, si stava già procedendo con i tamponi a tappetto anche a Vo’ Euganeo. Oppure, il 15 marzo, era il direttore vicario dell’Oms, Ranieri Guerra, a scrivere allo stesso Brusaferro: «Ma fare tamponi a tutti adesso è la cazzata del secolo», commentando l’idea di fare test a tappeto. E il presidente dell’Iss gli rispondeva: «No è che ognuno va per conto suo». Guerra parlava in particolare di Massimo Galli: «Ho parlato con lui, gli ho detto di desistere dal proporre scemenze come tamponi per tutti… ha convenuto, spero…».

Siamo anche sicuri che esistono chat molto peggiori di queste tra tutti quelli coinvolti a pieno titolo in: costrizioni, lockdown, piano vaccinale, stampa, medici compiacenti, etc. come siamo altrettanto sicuri che queste chat difficilmente vedranno la luce, ma speriamo di sbagliare.

Hanno ingannato i polli, muovendosi all’unisono con sottofondo di musica classica, hanno umiliato e perseguitato le persone intelligenti, e per ciò che hanno fatto, con l’aiuto dei loro zombie, è stato tutto un intero atto e capitolo inumano.

Porci….chi volete umiliare?

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Chi tira fango gratuito addosso agli altri è un maiale o una scrofa.

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Nessuno deve ancora credere ai giornali, e alle Istituzioni, fino a quando questi “responsabili” non pagheranno, e per responsabili Io intendo: giornalisti e politici coinvolti a piene mani in questo abominio.

Le chat emergono dalle centinaia di scambi di messaggi, soprattutto Whatsapp e Telegram, che la Procura di Bergamo ha acquisito dagli smartphone degli indagati nell’ambito dell’inchiesta per epidemia colposa e omicidio colposo, legata alla gestione dell’emergenza Covid soprattutto nella prima fase, che interessò il focolaio più grave, quello di Bergamo appunto.

Gli esempi sulla situazione in cui venne affrontata l’emergenza sono tanti.La mattina del 23 febbraio 2020, una domenica, è per esempio il giorno in cui si comprende che il Covid in Italia non è un problema limitato a Codogno e Vo’ Euganeo. Spuntano i primi tamponi positivi all’ospedale di Alzano, il presidio sanitario che viene chiuso per poche ore: immagini che rimbalzano ovunque su siti e tv. Ed è in quelle ore, a metà mattina, che un uomo chiave del ministero della Salute, il capo di gabinetto Goffredo Zaccardi, scrive a Pierluigi Bersani. È un suo dirigente di fiducia, ora al servizio del ministro Roberto Speranza. «Posso parlarti riservatamente anche per telefono?» scrive Zaccardi a Bersani. «Ti chiamo io più tardi» è la risposta dell’ex leader pd. «Puoi parlare?» ripete dopo un’oretta il capo di gabinetto, che poi decide di procedere con i messaggi: «Penso sia evidente che da Ruocco in giù i nostri non sono stati all’altezza», riferendosi in primis al segretario generale Giuseppe Ruocco.

Zaccardi sta parlando naturalmente dei primi giorni di emergenza, fa un po’ il punto con Bersani, forse proseguendo un ragionamento che tra i due c’era già stato. E punta subito sui rapporti tra la Cina e il resto del mondo, la Cina e l’Italia: «Le persone che rientravano transitando da qualunque aeroporto del mondo dalla Cina andavano messe in quarantena. Questo non ci avrebbe messo totalmente al riparo dal virus, ma dalle responsabilità sì. E i voli erano molto più controllabili. Questo è ciò che penso…».

Gli scambi di messaggi più significativi sono stati riportati in una lunga informativa degli investigatori della Guardia di finanza che si sono dedicati al caso, in particolare la sezione di polizia giudiziaria della Procura di Bergamo. Perché non riportare nel documento le successive risposte di Bersani? Probabilmente perché agli occhi degli investigatori sono rilevanti solo le frasi che possono avere un senso in chiave giudiziaria, quindi per esempio le parole del dirigente sulle scelte sbagliate (a suo dire) dell’apparato tecnico del ministero. Meno importanti, invece, le parole dell’uomo politico.

Le chat raccontano quei giorni e mostrano come la situazione lombarda e bergamasca fosse degenerata rapidamente con i dirigenti pubblici in difficoltà anche per spiegare quale fosse la gravità di ciò che si stava vivendo. Il dg del Welfare Lombardo Luigi Cajazzo, per esempio, racconta una telefonata con Angelo Borrelli, allora a capo della protezione civile. Cajazzo racconta la difficoltà delle Terapie intensive: «Non ti preoccupà — mi ha detto — se non ti bastano i letti te li portiamo noi i pazienti in altre regioni. Te manno gli elicotteri!».

Ricapitolando.
I Governi, ed in questo caso i governi italiani che hanno gestito la c.d. Pandemia hanno in un primo momento improvvisato, per poi lasciare correre la popolazione dentro un tunnel totalitario costruito con bugie, assiomi indegni anche per film e fumetti di fantascienza, coadiuvati dalla Stampa tutta.

Devo anche ammettere che è stata una grande occasione per capire chi è chi nella nostra società.

Ad esempio, ho rivisto ma senza degnarlo di saluto un mio ex compagno di classe, i professori dicevano di lui che sarebbe diventato il nuovo Einstein, un allievo modello, in realtà era un degenerato, finito ad invaghirsi di prostitute nigeriane, poi salvato miracolosamente ma fuggito per la vergogna in Brasile, per poi tornare a campare qui grazie alle rendite delle attività, ora in affitto, gastronomiche di famiglia, stava nella nostra via imperiale, quella con i marciapiedi più larghi, ben alberata, e spaziosa, e in quel momento, come nella quasi totalità della giornata era vuota. Bene lui , l’Einstein del XXI° secolo, camminava da solo con la mascherina, come milioni di gran cretini qualsiasi.

E questi governi? Li meritano, li meritano in pieno questi milioni di gran cretini qualsiasi.

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Onestamente…La Simulazione non ha più che farsene di milioni di cretini

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Non Dubitare della Natura della Propria Realtà è Un Peccato Agli Occhi del Creatore

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