Modernità Tribale e Controllo : L’Intero Establishment Occidentale Si E’ Mosso Per Proibire e Oscurare Questa Commentary Board
Come negarlo? Siamo veramente fieri di essere censurati in così grande stile….
Authored by Julian Assange via Book
Auhored by William Shakespeare via Theatrical Works
La gente non pensa che i risultati di Google siano manipolati, e che molte informazioni interessanti e più reali di altre non vengano in realtà fuori da quel groviglio e poltiglia di software militare per il controllo. Si perchè Google lavora a stretto contatto con il DoD americano. Lo sappiamo da più di una decade, e Julian Assange ha scritto su Google nel suo libro “When Google Met WikiLeaks”. Nel libro, descrive un incontro avuto con il presidente di Google Eric Schmidt e come pensa che Google abbia troppo potere e la sua influenza sulla politica sia una preoccupazione. Assange sostiene che il motto di Google, “Non essere cattivo”-“Don’t be evil”, sia ipocrita considerando la stretta collaborazione dell’azienda con il governo degli Stati Uniti e il suo track record di conformarsi alle richieste governative di dati degli utenti. Discute inoltre il ruolo dei social media e di Internet nella formazione dell’opinione pubblica e come gli algoritmi di ricerca di Google possano essere manipolati per influenzare l’opinione pubblica. Nel complesso, il libro di Assange offre una prospettiva critica sul ruolo della tecnologia nella società moderna e solleva importanti questioni sul potere delle multinazionali e la loro influenza sulle questioni politiche e sociali.
Censurano e Manipolano.
Ma Google non è la sola ipocrita e farabutta società che gestisce le vostre stupide e miserabili vite da nullità sui social ed altrove, anche i giornali come parte dell’Establishment Mediatico, sono pienamente ipocriti e mendaci: anche i giornali si comportano esattamente come Google, diffondendo solo un’unica voce, e riconoscendo gli ipocriti che usano questa voce per tradire ed ingannare le masse.
Prendete ad esempio il Fatto Quotidiano, calza a pennello in questa descrizione. Da un lato vi fa leggere articoli dove difende Assange e la libertà di stampa, dall’altro invece va a difendere e promuovere proprio quelli che hanno sbattuto in galera Julian Assange e che inficiano ed oscurano a piene mani la libertà di stampa.
E’ proprio vero, chi è causa del suo male pianga se stesso.
Tuttavia siamo oltremodo riconosciuti nella nostra grandezza da cotanta censura nei nostri confronti. Significa che ciò che scriviamo è altamente pericoloso per l’intera “Banda Bassotti” e il loro allegro seguito di aspiranti e sguatteri marcianti come gente scalza al seguito della banda musicale dei paesetti tipici di questo agglomerato medioevale.
Il Medioevo. L’epoca “Non Morta” che ancora ci tormenta come ogni anno i fantasmi dei natali passati.
Come non possiamo non paragonarci alla grandezza degli Immortali che prima di noi hanno solcato l’ebbrezza della Simulazione?
Non ho il tempo di scrivere un saggio, che potrebbe diventare una grande enciclopedia, su come da millenni i Poteri e i Potenti costituiti abbiano promosso con brutale rigore e infida severità la censura su quelle opere che li sfidavano, li sbeffeggiavano, sminuendo nei fatti quegli incantesimi e quelle illusioni che fin dagli arbori l’homo sapiens ha inteso utilizzare una volta che la coscienza balenò come luce o come un monolite nell’oscurità nel Creato.
Abbiamo già descritto , ad esempio, come avveniva l’opera di censura e cancellazione identitaria dei popoli che interagivano con l’antico Impero Romano, ma come non fermarsi un attimo a pensare ai grandi censori ed inquisitori medioevali, alle loro titaniche lotte per la soppressione di certe forme di sapere, pericolose come il demonio stesso? Infatti neanche loro si sono mai fermati…un attimo.
All’epoca in cui William Shakespeare nacque, esisteva una forte censura nel Regno d’Inghilterra.
Infatti, il governo della regina Elisabetta I istituì nel 1557 la Stationers’ Company per controllare la stampa e la pubblicazione dei libri.
L’ “Agenzia” ottenne il monopolio della Stampa in Inghilterra e i libri dovevano essere approvati dai censori della “Compagnia” prima di poter essere stampati.
Il governo aveva anche il potere di bandire i libri e di perseguire autori e editori che producevano opere ritenute sediziose o ereticali.
Questo regime di censura continuò per tutto il XVII secolo e oltre, con i governi successivi che approvarono leggi per controllare la diffusione delle informazioni.
Anche se Shakespeare non affrontò una forte censura governativa durante la sua vita, e adottò vari escamotage per dribblarla, le sue opere furono soggette a soppressione e modifiche da parte delle compagnie teatrali e degli editori negli anni successivi alla sua morte.
Non ricordo in quale post scrissimo che il Medioevo non è mai realmente finito in Europa ma che persiste, proprio come un “algoritmo” persiste a farvi credere di vivere in un mondo ed in un’epoca quando le cose non stanno così in realtà di fatto e di diritto.
Le censure sono proprio dappertutto, come le streghe, intorno a noi….che rimaniamo responsabili per quello che scriviamo…non per quello che voi fottuti imbecilli ignoranti sguatteri medioevali pusillanimi ed infingardi coglioni capite.
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“Non Dubitare della Natura della Propria Realtà è Un Peccato Agli Occhi del Creatore”
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