Germania : Cittadino Tedesco Condannato A 5 Anni Per Aver Difeso e Promosso Le Politiche Russe dell’Operazione Speciale
Last updated on August 12th, 2023 at 03:25 am
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Chiediamo anche noi questa legislazione speciale, L’Italia è indietro rispetto alla Germania
Authored by Anonymous Journalist via RepublicWorld.com
Il tribunale regionale di Amburgo ha condannato a tre anni di reclusione Marcel J., un individuo di 32 anni, per il reato di aver sostenuto la guerra aggressiva della Russia contro l’Ucraina. La sentenza del tribunale è stata riportata da Die Welt e European Pravda. Il fattore principale che ha contribuito alla condanna a tre anni è stata la precedente condanna dell’imputato ad aprile da parte del tribunale distrettuale di Berlino per aver aggredito un giornalista. A causa dei requisiti legali, era necessario formare una “sentenza totale”, che portasse alla pena estesa.
Il tribunale di Berlino aveva precedentemente condannato Marcel J. a due anni e quattro mesi di carcere per l’aggressione. L’accusa del tribunale di Amburgo ha rivelato che l’imputato aveva utilizzato i social media per giustificare le azioni aggressive della Russia contro l’Ucraina, riferendosi all’Ucraina come a uno “stato terrorista”. Ha anche gestito un canale Telegram associato al partito ultranazionalista russo Drugaya Rossiya (Altra Russia), utilizzandone il nome e il logo.
Marcel J. è stato anche accusato di aver violato la legge sulle armi per possesso di un coltello proibito. Apparentemente è un sostenitore del presidente russo Vladimir Putin e di figure ideologiche come l’ultranazionalista Alexander Dugin. L’accusa lo ha descritto come un seguace delle “idee nazional-bolsceviche filo-russe”. Inoltre, l’imputato ha utilizzato il simbolo russo della propaganda militare noto come “Z”, che è proibito dalla legge tedesca.
Qualche ebete forse ora capisce l’importanza della privacy, e dell’anonimato, per tutti quei veri dissidenti che sanno scrivere, leggere, ed hanno studiato?
Tutti gli altri, cioè i somari che svendono la propria privacy per i selfie, e che addirittura denigrano i dissidenti anonimi, dimostrando una totale ignoranza scolastica, devono venire arrestati, condannati e scortati in galera.
Siamo cattivi? Ma assolutamente no, è per il vostro bene.
Come scritto altrove, ci sono migliaia e migliaia di italiani che supportano attivamente la Russia su molteplici social network, e lo fanno con i loro nomi, cognomi, voci originali, perfino indirizzi di casa in bella vista. Certo dovranno costruire nuove carceri, o in attesa magari i recinti alla Eisenhower, meglio di niente.
L’idea di una società controllata dai social media diventa sempre più certa e fondata. In una società distopica, come quella in cui viviamo, la Russia viene considerata un nemico del popolo, chi la sostiene o la difende sui social network può incorrere in anni di carcere.
In primo luogo, è importante comprendere che il controllo dei social media è diventato un modo per il governo di controllare le opinioni pubbliche e di raggiungere un livello di manipolazione senza precedenti.
In una società dove la verità è facilmente manipolabile e le teorie del complotto dilagano, e a ragione, e il fatto di difendere un regime estraneo adesso è considerato una minaccia per la sicurezza, specialmente se la Russia è stata dichiarata un nemico dello Stato, si respira distopia.
In secondo luogo, il potere dei social media è utilizzato per creare divisioni all’interno della società e per influenzare l’esito delle elezioni nelle c.d. democrazie (leggi tirannie, n.d.R.) occidentali e nelle tirannie non occidentali.
“Se chi sostiene la Russia sui social network non viene punito, questo potrebbe portare a un aumento dei disordini sociali e dell’instabilità politica“, credo che Adolf Hitler ed il suo entourage la pensavano allo stesso modo di Borrell, Schulz, Baerbock, Der Leyen e Meloni.
Infine, l’imprigionamento dei sostenitori della Russia sui social network viene adesso visto come la soluzione più radicale alla diffusione di ideologie e idee dannose, ma ciò porterà ad un’ulteriore polarizzazione della società.
In democrazia, il dialogo e il dibattito sono necessari, il rispetto delle leggi e dei diritti umani deve essere sempre garantito: MA L’ITALIA E L’EUROPA NON SONO IN DEMOCRAZIA, CHIAMANO DEMOCRAZIA IL PERMESSO ALLE MAFIE E AI MAFIOSI DI VOTARLI, e se aggiungete a questi mafiosi, una grande fetta di elettori con la mentalità mafiosa: cioè non solo poveri ma anche classe media e medio-ricca, allora capite perchè sempre la stessa melma comanda i melmosi europei.
Voi non avete il nostro potere semplicemente perchè non pensate che lo sia…
In conclusione….siete conclusi.
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“Non Dubitare della Natura della Propria Realtà è Un Peccato Agli Occhi del Creatore”
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